Re: buchi neri e gravitoni

From: Roberto Dabalà <roberto.dabala_at_alice.it>
Date: Mon, 13 Feb 2012 17:16:53 +0100

Le "particelle virtuali" non si possono rilevare direttamente ma si possono
solo indurre dagli effetti indiretti (v. effetto Casimir statico e dinamico)
e la loro "esistenza" viene derivata dal "principio di indeterminazione",
nelle teorie di "gauge" i mediatori delle forze sono legati da particolari
"principi di simmetria".
La QED prevede i "fotoni virtuali" mentre per l'ipotetica QG ancora non
esiste la possibilit� di descrive compiutamente i "gravitoni virtuali",
probabilmente solo una TOE sar� in grado di farlo.
In meccanica quantistica le particelle e i mediatori delle forze vengono
descritti da "funzioni d'onda" che possono interferire costruttivamente o
distruttivamente.
Le particelle dotate di un certo tipo di carica, ad es. elettrica, sono
accoppiate ai corrispondenti quanti virtuali e sono a loro volta
contraddistinte da un segno nella funzione d'onda che le descrive. A seconda
del tipo di interferenza che si viene a creare tra le parti avremo una
compononte repulsiva, con maggior probabilit� di allontanamento delle
posizioni spaziali delle particelle cariche, o attrattiva con maggior
probabilit� di avvicinamento delle posizioni spaziali delle particelle.
Quindi i fotoni virtuali sono di un solo tipo e non vanno considerati a se
stanti, quello che cambia � il tipo di accoppiamento con le corrispettive
cariche che si ottiene combinando le relative funzioni d'onda delle varie
componenti del sistema.
I diagrammi di Feynman non sono stati sviluppati per disegnare "reali
traiettorie nello spazio", quindi non si dovrebbe pretendere da loro ci� che
non possono rappresentare graficamente, certe analogie funzionano, altre no.

Roberto
Received on Mon Feb 13 2012 - 17:16:53 CET

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