Re: Bosone di Higgs: affermazione discutibile?

From: Tetis <gianamarco100_at_inwind.it>
Date: Thu, 09 Feb 2006 12:51:58 GMT

                    Il 08 Feb 2006, 21:02, "Giulio Severini" <fenice1976_at_hotmail.com> ha
scritto:
> Leggo su 'Fisica Estrema' in allegato al numero di Le Scienze di questo
> mese:
>
> pag.17 (in alto)
>
> [...] Di conseguenza l'universo è permeato da un campo di Higgs non
> nullo, e le particelle interagiscono continuamente con questo campo,
> muovendosi in esso come pesci nell'acqua. E' proprio questa interazione
> che fornisce alle particelle massa e inerzia. [...]
>
> Tempo fa, nel post 'Il mistero della massa', dissi che l'unico modo in
> cui riuscivo a *visualizzare* il fatto che il bosone di Higgs dotasse
> le particelle di massa era proprio in questo modo, ovvero interagendo
> con esse, così come un uomo, dicevo, sperimenta una resistenza
> correndo nell'acqua. A quanto pare non era un'affermazione campata in
> aria, se in questo articolo ne è stata fatta una simile. Ma quanto è
> esatta questa affermazione?

Abbastanza, ma puo' essere fuorviante. Nel senso che lascia pensare
che ad esempio la carica delle particelle sia dovuta alla presenza di
un campo elettrico, ma non si capisce perche' la massa non potrebbe
essere dotata di segno, ne' perche' dovrebbe dipendere dalle
particelle, ne' perche queste particelle non vengano accelerate
dal campo di Higgs, e nemmeno chi dia massa al bosone di Higgs,
la ragione e' difficile da spiegare a parole.

Esiste un nesso fra l'esistenza di un campo e l'esistenza di una "carica"
che e' del tutto generale. Rientra nella formulazione del teorema di Noether
applicato alla descrizione lagrangiana delle interazioni. Tutti i campi
interagiscono con questa ipercarica dando un termine efficace proporzionale
al proprio modulo quadro, ma occorre specificare, per ogni tipo di
particella
l'intensita' di questa interazione, per questo le masse sono diverse per i
diversi tipi di particelle (anche se gli elettroni ed i positroni hanno
massa uguale)
Inoltre, ed e' la differenza sostanziale, il campo di Higgs nel vuoto viene
postulato
essere diverso da zero in valor medio. Tuttavia, e per questo il campo di
Higgs
non accelera le particelle, il valore medio e' un valore costante. Ancora,
l'immagine
comune di campo come campo vettoriale puo' essere fuorviante perche',
il campo di Higgs e' un campo scalare (anche se gli e' associato un campo
vettoriale
di gauge, analogo del campo elettromagnetico associato con le particelle
cariche,
il cui valor medio nel vuoto rimane zero) e questa e' la ragione per la
quale si
esclude una controparte ad ipercarica negativa. La possibilita' di osservare
un bosone
di Higgs deriva dal fatto che gli rimane associato questo campo vettoriale
analogo del campo elettromagnetico.

In quell'articolo pero' ci sono diverse questioni un poco tirate per i
capelli:
ad esempio l'asserzione che la massa del bosone di Higgs sia tale che una
buona statistica del Tevatron di Batavia dovrebbe portare a vederne una
traccia, in verita' non e' affatto scontato che la massa sia nel range di
accesso del Tevatron, anche se questo sarebbe, forse, secondo le
parole dell'autore un ottimo segnale per
le teorie supersimmetriche. Stando cosi' le cose non si
capisce nemmeno che credito dare all'affermazione dell'autore secondo
cui il modello standard e' un buon modello ma ha delle difficolta' perche'
prevede una massa del bosone di Higgs troppo alta.

D'altra parte le teorie supersimmetriche non
hanno, verosimilmente, bisogno di tali smaccate evidenze per diventare
un giorno delle buone teorie efficaci e delle teorie che possono far luce,
almeno in piccolissima parte, sulla complessa fenomenologia che abbiamo
intravisto dalla fisica dei neutrini solari, nessuno ha ancora dimostrato
che la supersimmetria sia stringentemente necessaria per spiegare la
fenomenologia dei neutrini, ma esistono vari indizi, non ultimo un indizio
numerico legato ad una estensione dei campi numerici dagli ottonioni
ai sedenioni, che rendono plausibile insieme con un raddoppio del
modello standard anche il fatto che questo sia debolissimamente
percepibile.

> Grazie.
>
          

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Thu Feb 09 2006 - 13:51:58 CET

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