Re: Immaginando l'espansione dell'universo
Emanuele wrote:
> Salve a tutti.
> La divulgazione scientifica che ho incontrato mi ha spiegato che
> l'universo � in espansione e le "cose" che lo compongono si
> allontanano. Immaginando le singolarit� di per se non ho
> problemi con questo modello, ma se considero l'insieme
> delle "cose" ( l'universo tutto insieme ) non vedo pi�
> l'espansione ne l'allontanamento ma bensi il rimpicciolirsi
> delle "cose" con il conseguente aumento relativo (
> proporzionale ) delle distanze.
Le evidenze sperimentali riguardo alle distanze sia tra oggetti lontani
(tipo ammassi di galassie, quasar ecc.) sia tra oggetti vicini
(galassia, sistema solare, Terra, molecole, atomi) suggeriscono che
l'espanzione dell'Universo abbia effetto solo sui primi ma non sui secondi.
Il quadro teorico che spiega la differenza e' quello delle equazioni di
Einstein della relativita' generale; la soluzione delle equazioni di
Einstein per distanze cosmiche e' il modello di Lemaitre Friedman
Robertson Walker, che effettivamente mostra un aumento nel tempo della
distanza tra gli oggetti lontani; la soluzione invece per distanze
minori, diciamo le distanze tra oggetti per i quali la reciproca
attrazione gravitazionale non puo' essere trascurata, e' il modello di
Schwartzschild, che effettivamente non mostra un aumento delle distanze
nel tempo.
I due modelli sono molto soddisfacenti nel riprodurre i dati
osservativi, e oggi sono dati un po' per scontati; hanno pero' ancora
abbastanza lacune da indurre l'ESA a continuare ad approfondire le
ricerche osservative, a i cosmologi a continuare ad elaborare calcoli;
quindi il lavoro continua su entrambi i fronti e potrebbero esserci
delle sorprese in futuro.
Pero' per quello che sappiamo oggi, la tua sintesi ("se aumentano tutte
le distanze allora e' come se le cose si rimpicciolissero")
evidentemente non funziona!
Mario Leigheb
Received on Fri Feb 10 2006 - 08:20:52 CET
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