Re: Il tempo quantistico.

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: 4 Feb 2006 06:37:15 -0800

>Per come la vedo io, tutte le volte che vedo *quel* pulcino
>devo aver visto *quella* coppia (gallo, gallina) e anche *quella* folata di
>vento (o una ad essa "equivalente" cioe' tale da causare una restrizione del
>canale da far schizzare lo spermatozoo giusto in prima posizione).

Mi pare che non abbia senso parlare di "tutte le volte che" dal tuo
punto di vista, se ti riferisci sempre "allo stesso fenomeno", non alla

stessa *classe di fenomeni*: ogni singolo fenomeno � unico ed
irripetibile.
Ma allora la fisica non avrebbe senso perch� invece ha bisogno di
riproducibilit�: la fisica non si occupa di singoli fenomeni, ma di
classi
di fenomeni dello stesso tipo. Solo in questo contesto ha senso "tutte
le volte che".
L'esempio che mi chiedi nell'ottica che ho precisato,
l'ho dato in un vecchio post: posso scaldare fino ad una temperatura T
un blocco di ferro (effetto B), per effetto Joule (causa A1) oppure
per sfregamento (causa A2).
In entrambi i casi l'effetto � lo stesso, ma le cause sono distinte.
Secondo il tuo punto di vista non si potrebbe dire mai che A1 o A2
sono causa del fenomeno B, dato che non n� vero che se c'� B
allora c'� stato necessariamente A1 (poteva esserci stato A2!).
Nel caso del gallo e della gallina, io posso fecondare artificialmente
la gallina oppure posso farla fecondare dal gallo. In entrabi i casi
nasce
il pulcino. Quindi NON � vero che tutte le volte che nasce un pulcino
(non un particolare pulcino) la gallina � stata fecondata dal gallo
(potrei avere usato la fecondazione artificiale (Ruini permettendo)).
Allora, dal tuo punto di vista NON si pu� dire che la fecondazione
da parte del gallo � causa della nascita di un pulcino.
Mi sembra un po' troppo rigida come definizione.
Ciao, Valter
Received on Sat Feb 04 2006 - 15:37:15 CET

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