Mi sa che insegniamo o ripetiamo spesso cose errate.
"Cose" errate che portano a "cose" giuste, ma bisognerebbe almeno dirlo.
Nella gran parte dei libri di fisica definiscono la velocit� istantanea
come derivata della funzione posizione fatta rispetto al tempo (e
calcolata in un certo istante) ovvero come limite del valore della
velocit� media calcolata per "delta t" tendente a zero
A mio parere mancano almeno due precisazioni:
1) l'operazione matematica effettuata presuppone un modello matematico
del fenomeno fisico su cui effettuarla, spesso un modello algebrico o
analitico. Quindi conosciamo il valore della velocit� istantanea solo
DOPO aver fatto un modello matematico del fenomeno;
2) la derivata dev'essere calcolabile, quindi escludiamo di prendere in
considerazione tutti quei modelli che impediscono di ottenere un
risultato numerico (non so, ad esempio modelli frattali...)
Ovviamente viene presupposta anche qualche propriet� di continuit�
relativamente al tempo (anche se invecchiando trovo a volte un certo
numero di discontinuit� nel suo scorrere...)
Insomma la DEFINIZIONE (non l'uso del concetto) di velocit� istantanea
presuppone un certo numero di scelte effettuate precedentemente su cosa
intendiamo per Fisica e studio di un fenomeno fisico.
Furio Petrossi
Received on Thu Feb 02 2012 - 00:48:29 CET
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