Scusate, ma secondo me state facendo alquanta confusione...
Spero sia noto a tutti che l'elettrostatica e' nata ben prima delle
correnti.
Percio' quelli che sono stati fissati per convenzione sono stati i due
segni delle cariche.
Vi riporto qui di seguito un brano di un prezioso libro di circa un
secolo fa: "Elettricita' e magnetismo" di F. Grassi (Hoepli 1911).
"Vi sono due specie di stati elettrici: vitreo o positivo, resinoso o
negativo. I corpi che sono in istato elettrico del medesimo nome si
respingono, quelli che sono in istato elettrico di nome contrario si
attraggono.
Il fatto fu scoperto, nel 1733, dal Du Fay direttore del Jardin des
Plantes di Parigi, ed anche - pare - indipendentemnte in Inghilterra
dal White, collaboratore del Gray: del Du Fay sono le denominazioni di
elettricita' vitrea ed elettricita' resinosa; del Franlkin - e
venenero indicate nel 1747 - quelle di positiva e negativa."
Il passo successivo e' la scoperta della _conservazione della carica_;
poi la scoperta della legge di forza (Coulomb) e il concetto di campo
elettrico (Faraday).
Nel frattempo e' nata la pila (Volta) e si comincia a parlare di
corrente; si scopre anche l'elettrolisi e le sue leggi (ancora
Faraday).
L'elettrolisi e' importante perche' mostra che in un liquido si ha
contemporaneamente trasporto di carica da parte di _ioni_ di segni
opposti.
Ed ecco il punto che bisogna chiarire bene.
Per definizione, intensita' di corrente e' la carica che attraversa un
sezione di conduttore nell'unita' di tempo.
Ma che verso ha la corrente?
In un cella elettrolitica gli ioni positivi si muovono dal positivo al
negativo, gli ioni negativi dal negativo al positivo; ma *entrambi
trasportano corrente nello stesso senso* e non c'e' nessuna
arbitrarieta', dal momento in cui abbiamo stabilito qual e'
l'elettrodo positivo: la corrente ha il verso dal positivo al
negativo.
Percio' il fatto che *nei metalli* la corrente sia trasportata da
elettroni *non ha alcuna importanza*.
BTW, Roberto: non aggiungere confusione scrivendo
> nei semiconduttori ci sono i flussi altrettanto importanti di
> cariche positive, dette "lacune", rappresentate da assenze di
> elettroni nel cristallo del semiconduttore
Le lacune *non ci sono*: ci sono soltanto gli elettroni.
Che poi torni comodo in certe condizioni descrivere il fenomeno
pensando non allo spostamento reale degli elettroni, ma a quello
(direi quasi "virtuale") delle lacune, va benissimo, ma non cambia il
fatto fisico essenziale: i soli portatori di carica nella
materia solida sono elettroni.
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Elio Fabri
Received on Mon Jan 16 2006 - 21:41:34 CET