La spiegazione che mi sono dato alla catastrofe ultravioletta � la
seguente: si consideri lo spettro di un corpo nero, le radiazioni nella
cavit� di questo sono modi stazionari di lunghezza d'onda (lambda_n)
= (2L/n). Per n che cresce si rileva un addensamento di modi che
aumenta illimitatamente con n. In questo caso distribuendo energia kT a
questi modi, secondo RJ come per teorema di equipartizione di energia,
le cose non funzionano in quanto si misurerebbe un'intensit� di
radiazione infinita per basse lunghezze d'onda nello spettro del
corpo nero. Invece, secondo il postulato di Planck basta osservare che
per piccole lunghezze d'onda la E=hf >>kT e quindi a queste frequenze
non � possibile eccitare alcun modo (questo spiega perch� lo spettro
del corpo nero tende ad essere nullo per basse lambda).
Per lamda grande va bene poi applicare la RJ, questo perch� questa
formulazione risponde bene al caso reale.
A questo punto, se il ragionamento � corretto perch� il massimo dello
spettro del corpo nero dovrebbe essere centrato su lamda tale che E kT ?!
Received on Mon Jan 16 2006 - 17:53:04 CET
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