Re: Corpo nero e modi stazionari.
L'equilirio dettagliato � semplicemente una condizione la quale impone
che ogni sezione di area unitaria di una parete debba emettere
e assorbire nell'unit� di tempo e _in ogni intervallo di lunghezza
d'onda_ la stessa quantit� di energia (questo per l'equilibrio
termico).
Hai ragione, c'� parecchia confusione, spero di riuscire a riordinare
le idee :-)
Allora in effetti la cosa dovrebbe stare cos�...mentre la RJ supponeva
che tutti i modi (la cui energia associata per un ragionamento simile a
quello del teorema di equipartizione di energia, � (KT)/2 ) vengono
tutti eccitati dalle particelle delle pareti del corpo nero causando la
catastrofe ultravioletta, Planck postul� che le particelle cariche
delle pareti del corpo nero (ancora no sapeva dell'esistenza
dell'elettrone credo) potessero produrre solo radiazioni la cui
energia soddisfa la regola En= n h f.
Questo implica che per lunghezze d'onda piccole (f grandi) l'energia
sufficiente affinch� le particelle generassero una radiazione � molto
maggiore rispetto quella che il sistema ha per il teorema di
equipartizione di energia (le singole particelle dovrebbero avere
ancora una volta energia KT/2, chiaramente non la stessa che RJ assegna
ai modi, credo) mentre per le lunghezze d'onda molto grandi (f<<1),
quindi E = n h f << (KT/2), solo per n > 1 (cio� solo per i livelli
energetici maggiori?!) si pu� eccitare un modo. Questo spiegherebbe
perch� alle lunghezze d'onda maggiori lo spettro del corpo nero tende
a zero.
Quante imprecisioni ci sono ancora ? :-) soprattutto nell'ultima
parte, quella per cui le lunghezze d'onda sono grandi credo ci siano
molti errori ( o meglio, "o"rrori )
Received on Sat Jan 14 2006 - 12:11:16 CET
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