Re: corpo nero piccolo

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Fri, 13 Jan 2006 21:11:42 +0100

marcofuics ha scritto:
> Io suppongo che davanti a me ci sia un corpo nero, se ne praticassi
> una ispezione potrei molto probabilmente trovarvi dentro la
> distribuzione del bagno fotonico, cosi' come la conosce Plank... Ma
> variando le dimensioni del corpo(o il range di ispezione sulle
> frequenze), suppongo sia esso una scatola, ipotizzerei un
> comportamento differente quando andro' a misurare la radiazione a
> quelle lunghezze d'onda confrontabili con le dim. della scatola.
> La domanda e' questa: una scatola nera, che abbia tutto il tempo per
> riportarsi all'equilibrio, lo fara' a prescindere dalle energie dei
> fotoni? Trovero' in essa uno spettro alla Plank?
Cominciamo col mettere a posto la terminologia.
Tu dici "corpo nero", ma stai pensando a una cavita'.
Un corpo nero e' una superficie con potere assorbente 1; una cavita'
come tu la pensi e' invece a pareti conduttrici (non assorbenti) in
modo che possa aver senso parlare di onde stazionarie con frequenze
discrete.
Anche in una cavita' cosi' fatta si puo' raggiungere l'eq. termico, se
si assume che ci sia un piccolissimo assorbimento delle pareti, o una
tenuissima polvere assorbente (carbone ideale).

La tua domanda e' sensata, e infatti alla frequenze piu' basse non
puoi avere lo spettro di Planck, perche' (come ho gia' detto) lo
spettro nella cavita' e' discreto.
Si possono pero' dire due cose:
a) Quello che conta per arrivare alla distr. di Planck e' la dnesita'
dei modi normali, e questa e' asintticamente indip. dalla forma della
cavita'.
Asintoticamente vuol dire per l. d'onda molto minori della dimensione
della cavita'.
b) Anche a basse frequenze, dove vedresti uno spettro discreto, la
densita' di energia sara' comunque quella che avresti dalla legge
di Planck a quella frequenza.
        

-- 
Elio Fabri
Received on Fri Jan 13 2006 - 21:11:42 CET

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