Re: Radiazioni X

From: L.Ferroglio <ferrixman_at_tin.it>
Date: Thu, 12 Jan 2006 12:32:55 +0100

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:dq10k4$274a$5_at_newsreader2.mclink.it...
> Mario Leigheb ha scritto:
>> Io focalizzo (in riflessione, ma credo che si possa fare anche in
>> trasmissione con lamine abbastanza sottili) i raggi X usando cristalli
>> di quarzo, germanio ecc. spessi 1-3 mm curvati con un apposito
>> piegacristalli (quindi non molati in modo da dar loro una curvatura!).
>> Il vantaggio rispetto al telescopio a raggi X e' che il sistema e'
>> molto meno costoso e non richiede che i raggi X siano radenti; lo
>> svantaggio e' che la riflettivita' e' intorno a 1E-5.
> Sempre bello imparare qualcosa di nuovo.
> Che cosa sono, monocristalli? Riflessione alla Bragg?
> Forse ho detto una fesseria, ma non vedo chiaro...
>
> --
> Elio Fabri

Si pu� utilizzare un monocristallo di Silicio come "lente" per i raggi
gamma, quindi presumo anche per i raggi X.
Sar� impreciso nello spiegare, e non so se sar� corretto ci� che sto per
scrivere, perch� ancora non ho avuto modo di occuparmi della fisica che sta
dietro al processo.
Se vorrete, nei prossimi mesi dovrei proprio studiare il fenomeno in
questione, per ragioni di lavoro, e potrei quindi essere pi� preciso.
In ogni caso, dovrebbe essere una cosa di questo tipo:

una piastra monocristallina di silicio viene flessa. Questa flessione
provoca una deformazione dei piani cristallini.
Supponiamo per semplicit� di piegare la piastra a cilindro (non sar�
possibile a causa della deformazione anticlastica, ma per ora
dimentichiamocene).
A questo punto avremo che i piani reticolari si disporranno all'incirca
lungo i raggi di curvatura del cilindro.
I piani reticolari deformati in questo modo farebbero da guida ai raggi
gamma (o X), che all'uscita dalla piastra risultano deviati.
Received on Thu Jan 12 2006 - 12:32:55 CET

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