Re: ghiaccio sulle auto

From: Zio! <sartorig_at_inwind.it>
Date: Tue, 27 Dec 2005 22:08:34 +0100

> Eh no, occhio. 1/d � la diminuzione del campo nel caso di sorgente
> puntiforme, qui invece siamo pi� vicini al caso di superfici infinitamente
> estese, quindi il campo non diminuisce, ritorna tutto quello che � andato
> meno ovviamente la parte che passa attraverso le nuvole.

La macchina � puntiforme rispetto alla porzione di cielo che essa irradia.
Secondo la mia idea la radiazione emessa dalla macchina sostanzialmente nn
ha nessun effetto poich� la propagazione delle onde avviene secondo una
geometria pi� o meno sferica e quindi il campo decade rapidamente
allontanandosi da essa.
D'altra parte il cielo risentir� sicuramente di pi� della radiazione emessa
da la porzione infinitamente grande di terra che st� sotto ad esso
piuttosto che a quella di una piccolissima auto anche se "rovente" :-)
Quello che voglio dire � che il contributo di energia che abbandona la
macchina � lo stesso nel caso di cielo coperto e cielo limpido.
Tuttavia la radiazione emessa dalla terra in parte viene assorbita dal cielo
causandone un aumento di temperatura in parte riflessa incidendo di nuovo
sulla terra e quindi sull'auto e questa volta si la sorgente � assimilabile
ad una superficie infinitamente estesa.Ora il cielo nuvoloso emette di pi�
del cielo vuoto perch� appunto riflette la radiazione della terra stessa o
se vogliamo la assorbe e quindi aumenta la sua temperatura e quindi
ri-emette di pi� dello spazio vuoto. Questo � il contributo imho che fa la
differenza nel bilancio energetico: dato che se l'emissivit� della macchina
� elevata lo � in genere anche il coefficiente di assorbimento.

> Gli effetti pi� evidenti del raffreddamento da irradiazione si hanno
> proprio
> quando manca vento e il cielo � sereno. E' anche il motivo per cui si
> forma
> la nebbia.

Quello che mi chiedo io � perch� un oggetto assimilabile a puntiforme posto
di fronte ad uno infinitamente esteso e "lontano" dovrebbe irradiare di pi�
o di meno a seconda delle caratterisitiche di quest'ultimo. L'energia emessa
dovrebbe dipendere unicamente dalle caratteristiche del primo oggetto
(temperatura, emissivit�) e una volta giunta sul secondo oggetto dovrebbe
avere una intensit� trascurabile rispetto a tutta l'altra energia emessa
dalla terra.
E' chiaro che esister� nel bilancio energetico il contributo del secondo
oggetto sul primo, contributo che io penso sia quello dominante cio� quello
che fa la differenza tra cielo coperto e cielo limpido.
Ciao,
Zio!
Received on Tue Dec 27 2005 - 22:08:34 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Mon Jan 20 2025 - 04:23:05 CET