"Zio!" ha scritto:
> Ok ma mettiamo che il cielo sia nuvoloso, secondo la tua ipotesi la
> radiazione emessa dall'auto dovrebbe essere riflessa dal cielo e
> ritonare indietro per giustificare la maggiore temperatura:
> considerata la distanza e un decadimento tipo 1/d del campo direi che
> la frazione di energia elettromagnetica che torna indietro e che
> incide sull'auto di nuovo sia del tutto trascurabile.
Certamente non e' la radiazione emessa che viene riflessa e riscalda.
Ma nessuno l'ha detto.
> Non � invece pi� ragionevole pensare che sia la radiazione emessa dal
> cielo nuovoloso a "riscaldare" maggiormente l'auto rispetto al caso di
> cielo limpido o ancora a cambiamenti piu' o meno repentini e
> localizzati di temperatura dell'aria dovuti a correnti o venti?
In effetti il meccanismo e' piu' complesso, e in buona misura hai
ragione.
Non sono sicuro di ricordare i dati necessari, ma direi che anche con
cielo perfettamente sereno e aria secca la radiazione emessa dalla
nostra auto non arrivera' mai nello "spazio": verra' assorbita prima.
Del resto e' proprio questo l'effetto serra...
Il problema e' sapere da dove arriva la radiazione di ritorno.
Se il cielo e' sereno e l'aria asciutta, l'assorbimento avviene
nell'alta atmosfera (quanto alta, non lo so).
Da li' arriva la radiazione riemessa, che pero' proviene da una
sorgente a temperatura parecchio piu' bassa, quindi e' molto meno
intensa.
Per questo l'auto si raffredda.
Se il cielo e' nuvoloso la radiazione viene assorbita e riemessa da
una quota relativamente bassa, dove l'aria e' poco piu' fredda che al
suolo.
In queste condizioni quindi l'auto riprende una buona fetta
dell'energia che ha perduto, e si raffredda poco.
Tutto questo detto ancora in modo assai grossolano. Spero che qualcuno
sappia essere piu' preciso...
--
Elio Fabri
Received on Sun Dec 25 2005 - 20:48:27 CET