Il 22 Dic 2005, 22:51, "Josef K." <franz.kafka_at_LEVAQUESTOcomune.re.it> ha
scritto:
> On Wed, 21 Dec 2005 11:24:25 +0100, Roberto Rosoni
> <roberto.rosoni_at_gmail.com> wrote:
>
> >Josef K., Tue, 20 Dec 2005 19:11:52 +0100, ha scritto in
> >it.scienza.fisica su "Re: Calore e colore":
> >
> >> Forse non hai colto che stavo facendo una domanda provocatoria al post
> >> a cui rispondevo!
> >
> >Secondo me, non hai capito tu il senso dell'affermazione di marcofuics.
> >Al buio non hai colori perch�, sia "buio", sia e soprattutto "colore",
> >sono attributi della luce *visibile*, legati quindi al nostro sistema
> >percettivo.
> >Non puoi dire "luce di colore infrarosso", oppure "di colore X", e
> >nemmeno strimpellare un gingle "Radio Montecarlo, di colore FM". :-)
> >
>
> Che io possa non aver capito un post di marcofuics � cosa del tutto
> probabile vista la precariet� della terminologia che usa e il fatto
> che io non riesca a capirla.
> Comunque lui diceva che "i colori sono solo della luce, al buio niente
> colore".
> Ora, sfortunatamente, tale affermazione necessita di interpretazione,
> visto che fisicamente non significa nulla.
D'accordo che l'affermazione che hai citato � sibillina
tuttavia l'interpretazione di questa frase l'ha fornita poi
lo stesso autore. Questa frase allora diventa, a sua volta,
una interpretazione della sibillina domanda di micetto nero,
che per� s'� guardato bene dal tornare a precisarne il significato.
In base a questa interpretazione mi sembra che la risposta
alla domanda di micetto nero sia: "se l'oggetto nero e l'oggetto
bianco sono stati prima illuminati e quindi portati al buio allora
l'oggetto nero sar� sovente pi� caldo dell'oggetto bianco". E' il principio
su cui si basano i cool roof, ovvero tetti freddi.
> Premettendo che probabilmente non ho capito nulla di quel che voleva
> dire, quello che io intendevo � che anche in un ambiente buio, ovvero
> privo di luce visibile proveniente da altre sorgenti, un corpo pu�
> comunque emettere radiazione visibile purch� la sua temperatura sia
> sufficientemente alta per avere una parte sufficiente del suo spettro
> nel visibile.
Ed a rigor di logica Marcofuics obietta: ma in tal caso non
si tratterebbe pi� di ambiente buio, in quanto illuminato da
uno dei due corpi che � sorgente di luce visibile.
> per questo gli chiedevo, provocatoriamente, perch� le stelle, pur
> essendo al buio siano luminose.
> Quello che io, spero sbagliando, ravvisavo nel suo post � il fatto che
> il colore sia dovuto alla riflessione della luce da parte dei corpi,
> mentre in certi casi il colore dipende dall'irraggiamento del corpo
> stesso.
Se per� micetto nero intendeva davvero che il colore dei due
oggetti esposti alla luce � di uno bianco, dell'altro nero, in
tal caso se questi sono poi posti in una stanza e tutto � buio,
risulter� che inizialmente i due oggetti saranno a temperature
differenti. Poi con il tempo, in assenza di scambio termico con
l'esterno e di sorgenti interne alla stanza i due oggetti acquisteranno
la medesima temperatura. Se invece verranno portati in una
stanza buia ma uno dei due oggetti rimarr� bianco nonostante
il buio circostante allora quello sar� certamente il pi� caldo.
E' il caso delle lampade ad incandescenza.
> L'amico, di cui non ricordo il nome, chiedeva se in una stanza buia,
> vedendo un corpo bianco e uno nero potevo dedurre che il bianco � pi�
> caldo del nero.
Effettivamente la sua domanda si prestava a questa
interpretazione, infatti diceva: poniamo di avere due corpi, uno bianco e
uno
nero, al buio nello stesso ambiente, essi avranno la stessa temperatura?
Cio�, un corpo nero assorbe la luce che poi trasforma in calore o assorbe
direttamente il calore dall'ambiente che lo circonda?
Tuttavia � plausibile
che intendesse che la stanza � davvero buia, oggetti compresi,
mentre il colore degli oggetti � bianco e nero quando esposti
alla luce. Se questo intendeva la risposta diventa:
> poniamo di avere due corpi, uno bianco e uno
> nero, al buio nello stesso ambiente, essi avranno la stessa temperatura?
si se si ha equilibrio termodinamico. Tuttavia il raggiungimento
dell'equilibrio termodinamico pu� conoscere diverse fasi.
> Cio�, un corpo nero assorbe la luce che poi trasforma in calore o assorbe
> direttamente il calore dall'ambiente che lo circonda?
n� l'una n� l'altra. Un corpo nero assorbe la luce ed emette radiazione
infrarossa, inoltre scambia continuamente calore con il gas del
suo ambiente per via di interazioni dinamiche fra le parti. Quando
esposto alla luce del sole in uno stesso ambiente diventer� pi�
caldo di un oggetto bianco. L'unica eccezione a
questa regola empirica quasi generale � che il corpo appaia nero
perch� assorbe radiazione visibile e la converte in altra forma di
energia senza attivare processi termici, ci sarebbe da disquisire
lungamente sulla caratterizzazione dei processi termici, ma
non � nulla di banale. Qualcuno ha idea di una
fotoreazione endotermica che avvenga senza aumento della
temperatura dei reagenti? Un tale processo dovrebbe comportare
come condizione necessaria un aumento di entropia ed un aumento
di energia interna (somma dell'energia cinetica e potenziale degli
elettroni e dei nuclei) dei prodotti di reazione. Ebbene un tale
processo magico esiste in natura e si chiama fotosintesi clorofilliana.
Un altro � la dissociazione fotochimica di una specie. Nonostante
l'apparenza ingannevole non si tratta di processi che violano il
secondo principio della termodinamica in quanto i processi inversi
comportano comunque dissipazione di energia ed un aumento
dell'entropia complessiva. Tuttavia l'esistenza di questi processi non
costituisce condizione sufficiente per l'esistenza di un processo con
conversione di energia termica in energia chimica. Il secondo dei
processi considerati in particolare � in quasi tutti i casi che conosco
un processo che comporta un aumento della temperatura e che
richiede l'intervento della luce o di altre fonti di disequilibrio termico,
le transizioni di fase avvengono in genere con temperatura costante.
L'unica regola generale � che lo spazio delle fasi del sistema ha una
struttura topologica che determina il comportamento "tipico" di un
sistema dinamico complesso.
> Al che l'affermazione che "I colori sono solo della luce, al buio
> niente colore" mi sembrava che andasse molto precisata per acquisire
> un qualsivoglia senso.
Non sono d'accordo. Quando riconosciamo un colore
� perch� il nostro occhio recepisce una luce, eccetto
il caso di alterazioni cenestetiche soggettive, eccetto
che in personaggi come Proust, o nelle allucinazioni
della stanchezza e del sonno, i colori corrispondono
a sollecitazioni provenienti dagli occhi. Ma il senso �
nascosto in un oceano di confusione qualcosa che
potremmo spiegare se capissimo noi e l'oceano infinito.
> Ciao
>
>
>
> Rob
>
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Received on Fri Dec 23 2005 - 23:59:59 CET