Re: Domanda postami da un designer...
> "Come mai se accoppio una ruota dentata ed una vite senza fine, girando
> la ruota il moto si trasmette alla vite mentre se ruoto la vite le ruota
> non ruota?"
E' il contrario.
Se giri la vite la ruota gira mentre se tenti di girare la ruota il tutto
st� fermo.
La cosa dipende dal passo della vite: se il passo � "corto" applicando una
coppia alla ruota dentata e scomponendo le forze che agiscono tra filetto e
dente si osserva che la componente tangenziale della forza che dovrebbe fare
girare la vite � molto piccola rispetto a quella longitudinale per cui
capita che nn riesce a vincere la forza di attrito e il sistema resta
bloccato.
Se il passo della vite � "lungo" invece capita che la componente tangenziale
riesce a vincere la forza di attrito e a far girare la vite pur dovendo
applicare alla ruota una coppia considerevole (relativamente � quanto �
"lungo" il passo) per vincere l'attrito. La nn reversibilit� del moto della
trasmissione a vite senza fine � spesso utilizzata nella pratica in molte
applicazioni, si pensi a titolo di esempio ad un ascensore: il motore
ruotando in un senso o nell'altro consente all'ascensore di salire o
scendere, mentre se il motore si ferma l'ascensore si ferma senza necessit�
di mantenerlo frenato.
Altre caratteristiche di questo tipo di trasmissione sono la possibilit� di
realizzare elevati rapporti di demoltiplica con una struttura compatta
essendo realizzata da soli due elementi (vite e ruota) oltre alla
ortogonalizzazzione degli assi di rotazione.
Tuttavia il rendimento nn � particolarmente elevato perch� lo
"strisciamento" tra filetto e dente causa perdite per attrito molto pi�
elevate rispetto ad esempio ad un accoppiamento ad igranaggi (a parit� di
rapporto di demoltiplica ovviamente).
Come regola empirica generale il rendimento diminiusce all'aumentare del
rapporto di demoltiplica e all'aumentare del grado di "strisciamento" degli
elementi conivolti nella trasmissione. Infatti gli ingranaggi a denti
diritti hanno il rendimento + elevato, poi seguono gli ingranaggi elicoidali
(denti obliqui) con assi paralleli o anche ortogonali. A proposito di questi
ultimi si potrebbe vederli come un accopiamento vite senza fine e ruota
dentata dove il passo della vite � molto lungo difatti in genere sono
reversibili. Dato che nn sono ing. meccanico spero di nn aver detto troppe
castronerie ma almeno di avere dato un seppur piccolo contributo.
Ciao,
Zio!
Received on Wed Dec 21 2005 - 14:31:47 CET
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