Re: Relativita`della contemporaneita`

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Thu, 15 Dec 2005 21:05:36 +0100

the Volk ha scritto:
> Quindi il trucco e`l`aver usato un fatto relativistico (la
> velocita`della luce e`c in tutti i sistemi) con una formula classica.
> Se si pensa ad un etere in cui la luce si propaga, tutto torna anche
> dal punto di vista classico.
OK

> Il ragionamento mi sembra che fili senza particolari problemi e vale
> sia in relativita`che in dinamica classica poiche`come hai detto non
> occorre cambiare il sistema di riferimento.
Pero' c'e' un'ipotesi sottintesa, che andrebbe giustificata.
Nel mio ragionamento ho trattato un fronte d'onda come se fosse una
pallina, che arriva sullo specchio e rimbalza.

Quando lo specchio e' fermo il discorso fila cosi': lo specchio e'
un conduttore, sucui il campo elettrico si deve annullare. Quindi
all'onda incidente si deve aggiungere un'altra onda che garantisca
questa condizione al contorno.
E' facile vedere che la seconda onda deve avere la stessa frequenza, e
fase opposta di E sullo specchio, il che la determina completamente.
(Nota che B *non si annulla* sullo specchio!)

Ma ora abbiamo lo specchio in moto: che condizione al contorno
dobbiamo usare? Ancora E=0?
Dal punto di vista macroscopico non si saprebbe che cosa dire (v.
dopo) nebtre la teoria di Lorentz, secondo cui nei metalli ci sono
elettroni liberi, dice che gli elettroni nello specchio non debbono
essere soggetti a forze.
Per un metallo fermo cio' significa E=0, ma se lo specchio si muove un
elettrone fermorispetto allo specchio ha velocita' non nulla rispetto
all'etere, quindi e' soggetto anche alla forza di Lorentz del campo
magnetico.

Ne risulta che la condizione e' E + vxB = 0 (o forse col segno meno?).
Questo ha due conseguenze:
a) E dell'onda riflessa non e' uguale a E di quella incidente, ma piu'
grande.
b) La fase non e' piu' opposta.
Pero' la relazione di fase rimane costante, e questo ci salva...

Come si vede, esisteva, prima della relativita', il problema di come
si dovessero trattare dei mezzi (non solo metalli) in moto.
Ecco perche' l'articolo di Einstein ha quel titolo misterioso:
"Per l'elettrodinamica dei corpi in moto"...
     

-- 
Elio Fabri
Received on Thu Dec 15 2005 - 21:05:36 CET

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