Aggiungerei qualche considerazione a quanto dice Valter.
Il problema della teoria delle stringhe sembra duplice: da un lato, e'
nata da una motivazione esclusivamente teorica, che non mi e' neppure
tanto chiara.
Forse quella di ricondurre la RG nell'ambito delle teorie
quantistiche, forse di superare le attuali teorie delle inter.
fondamentali.
Secondo, non ha finora prodotto nessun risultato verificabile
sperimentalmente.
Riflettendo sulla storia passata, il primo "difetto" e' condiviso
dalla RG, che quando nacque aveva anch'essa una motivazione
esclusivamente teorica.
E' vero che c'era il perielio di Mercurio che non tornava, ma non ho
mai sentito che Einstein si preoccupasse di questo: gli premeva
generalizzare la RR a rif. non inerziali, e poi (in un secondo tempo)
costruire una teoria relativistica della gravitazione.
Pero' la RG non era ancora compiuta e gia' aveva prodotto previsioni
di effetti non osservati ma osservabili (anche se bisogna ricordare
che tolto il perielio, la defl. grav. rimase piuttosto a lungo
alquanto incerta, mentre il redshift rimase non verificato fino al
1960).
Altre teorie, non solo dell'800, ma anche del secolo scorso, sono
sempre nate per spiegare fenomeni noti e inspiegati: a cominciare
dalla m.q. in poi.
Tuttavia secondo me il difetto principale delle stringhe non sta li',
a parte la struttura della teoria, che sembra veramente astrusa.
(Dico "sembra" perche' non ne so so proprio niente; la lettura delle 4
lezioni di Schwarz non mi ha aggiunto quasi nulla, visto che sono
piene di affermazioni senza alcuna giustificazione ne' spiegazione.
E per inciso mi domando che cosa potranno averci capito i destinatari:
"graduate students in experimental high energy physics"!)
A parte l'astrusita', dicevo, mi pare che il difetto grave stia nella
mancanza di fantasia.
Voglio dire che in fondo l'innovazione sta nell'immaginare questi
oggetti uni- o multi-dimensionali al posto delle particelle, ma alla
base della teoria resta del tutto inalterata la solita "vecchia"
meccanica quantistica.
A me viceversa verrebbe naturale chiedermi se una teoria che ormai
conta 80 anni possa superare indenne non solo il tempo, ma i molti
ordini di grandezza (per es. di energie) a cui si cerca di applicarla.
Se si guarda la rivoluzione (vera e propria) che ha significato
l'invenzione della m.q. 80 anni fa, dopo di allora non c'e' traccia di
qualcosa di confrontabile.
E' per questo che abbiamo parlato piu' volte di "epicicli"...
In questo senso la teoria delle stringhe mi appare ultratolemaica :-))
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Elio Fabri
Received on Wed Dec 14 2005 - 20:54:53 CET