(wrong string) � di corrente elettrica
> L'intensit� di corrente elettrica a un certo istante di tempo � definita
> come:
>
> I = dQ/dt (derivata della carica rispetto al tempo)
A proposito della definizione di intensit� di corrente ho sempre nutrito
vari dubbi anch'io...
Innanzitutto la definizione ha senso, secondo me, solo se si ammette che
cariche si segno diverso si spostino sempre in direzione opposta (ad esempio
in un campo elettrico costante).
Infatti se cos� non fosse, considerata una superficie attraversata nello
stesso verso da due cariche uguali e opposte in un istante quanto varrebbe
i?
Zero poich� la somma algebrica delle cariche che attraversano la superficie
� zero!
Eppure c'� stato un flusso di cariche attraverso la superficie considerata e
quindi penso che sia lecito domandarsi quale sia stata la sua intensit�...
Se si ammette che il moto di cariche di segno opposto avvenga sempre in
verso opposto allora il moto di un elettrone, ad esempio, che va da destra a
sinistra della superficie � indistinguibile da quello di un protone che va
da sinistra a destra.
Cos� la definizione di intensit� di corrente dovrebbe funzionare...
Faccio questo ragionamento interpretando dq come la quantit� (infinitesima)
che nel tempo infinitesimo dt attraversa una superficie e quindi l'intensit�
i come rapporto tra questi due infinitesimi, un po' alla Leibnitz.
Anche perch� come � stato gi� fatto notare pensarla come derivata
presupporrebbe una funzione q(t) di cui non si saprebbe cos'�.
Aggiungo comunque che sul Mazzoldi Nigro Voci si parla per l'appunto di
derivata e niente di pi�
Received on Fri Dec 09 2005 - 01:12:18 CET
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