"Valter Moretti" <vmoretti2_at_hotmail.com> wrote in message
> Nel caso relativistico la velocit� della luce � sempre la stessa per
> i due segnali per cui il ritardo percepito dall'osservatore "in moto"
> deve essere spiegato in altro modo: per lui i due segnali non partono
> contemporaneamente.
> Quello che dici tu non � detto in modo chiaro... ed in ogni caso non
> consideri
> il punto chiave: la costanza della velocit� della luce...
>
> Ciao, Valter
Grazie per avermi risposto...mi permetto di replicare sperando
ancora nella buona volonta`da parte sua a spiegare
e da parte mia a capire (se ci riesco).
Se la velocita`della luca e`sempre la stessa e cioe`per esempio
facendo finta che il treno viaggia verso il lampo di luce ad una
velocita` di 20.000Km/sec , non posso fare il calcolo :
la luce viene verso di me a 300.000 Km/sec io vado verso la luce
a 20.000 Km/sec 300.000+20.000 = 320.000
se come si e`detto io non posso fare questo calcolo perche`la
somma di queste due velocita`mi dovra` dare sempre 300.000 Km/sec,
non significa dunque che io non devo calcolare quella mia
velocita`di 20.000 Km/sec e che quindi mi devo considerare fermo ?
E che il considerarmi fermo quindi mi rimanda a quanto detto nel
primo post e che cioe`secondo me l`esempio del treno (sulla Terra)
e`fuorviante ,mentre se detto treno si trovasse nello spazio senza
punti di riferimento sarebbe piu`chiaro (almeno per me).
Luca
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Received on Mon Nov 21 2005 - 20:53:18 CET