Giorgio Pastore ha scritto:
> Credo che la tua intuizion sia corretta: al di là dlle complicazioni
> introdotte da catene, anelli, effetti elastici o anelastici, direi che
> al cuore del problema c'e' la massa variabil del corpo che cade
> collegato alla catena. Che rende il tutto analogo come
> schematizzazione al problema della corda che pende da un estremo su un
> tavolo senza attrito.
>
> In prima approssimazione possiamo considerarel' insieme manubrio+parte
> della catena "che risale" come un corpo di massa variabile
> M(t) = m + (m_c/2)*(1+z(t)/L)
>
> dove m: massa manubrio
> m_c: massa totale catena
> L : lunghezza totale catena
> z(t): quota al tempo t del manubrio
> Possiamo pensare di attribuie quota z=0 al tempo iniziale (quota di
> partenza) e quindi a fine caduta il manubrio sarà a quota -L.
>
> l'equazione del moto di queto corpo a massa variabile sarebbe
> d(M(t) z'(t))/dt = - M(t)*g
>
> con g: accel. di gravità.
Non ho capito niente.
Né la situazione fisica, né l'equazione che hai scritto.
Ipotesi:
1) sono rimbambito
2) mi occupo di troppe cose insieme
3) fa caldo
4) non sei un capolavoro di chiarezza.
--
Elio Fabri
Received on Sun Aug 18 2019 - 15:07:42 CEST