Re: In fisica si può parlare di "entità" elementari ?

From: Multivac85 <multivac85_at_gmail.com>
Date: Tue, 24 Jan 2012 04:44:51 -0800 (PST)

On 23 Gen, 19:38, Paolo Russo <paol..._at_libero.it> wrote:
> [Multivac85:]
>
> > riduzione dei processi biologici (o processi mentali) a spiegazioni
> > fisiche? Di quale fisica poi? meccanica quantistica? teoria dei campi?
> > relativit� generale? fisica nucleare? termodinamica? Non ho ben chiaro
> > appunto che tipo di scenario possa essere...
>
> Basta la chimica, con piccoli contributi di fisica classica
> per le parti in movimento (arti, muscoli, circolazione
> sanguigna...) ed eventualmente tracce di meccanica
> quantistica qua e la' dove gli approcci precedenti dovessero
> risultare troppo limitati (es. fotorecettori nell'occhio,
> funzionamento delle fibre muscolari...). La termodinamica
> vale sempre, e` una teoria trasversale, ma con quella e
> basta non vai lontano.
> Questo per quanto riguarda il funzionamento di un essere
> vivente in generale.

Interessante, comunque mi riferivo a teorie che spiegano il processo
della vita in generale, non azioni particolari degli esseri viventi
come la circolazione sanguigna o il movimento dei muscoli, su cui sono
d'accordo che sono descrivibili mediante le teorie della fisica. Per
quanto riguarda la termodinamica, immagino ti riferisci alle strutture
dissipative, vero? Dici che non possa bastare tali spiegazioni nella
termodinamica per quali motivi?


> Per quanto riguarda il pensiero la cosa importante da capire
> e` che la funzionalita` di una rete neurale e` in
> larghissima parte indipendente dai meccanismi fisici che la
> fanno funzionare: essendo noi esseri viventi i nostri
> neuroni funzionano chimicamente, ma non e` un'esigenza.
> Potrebbero funzionare in qualsiasi altro modo (ad esempio
> elettronicamente o meccanicamente) e non farebbe molta
> differenza. Se il tuo problema e` che non ti capaciti di
> come possa essere riducibile il pensiero, forse non e` tanto
> la fisica o la chimica che dovresti approfondire, quanto
> l'informatica: programmazione in generale e reti neurali in
> particolare.
>
> Ciao
> Paolo Russo

Anche qui mi piacerebbe qualche consiglio bibliografico al riguardo...

Intanto, per tornare all'argomento principale (ovvero se ci siano non
solo entit� fondamentali in fisica ma se ci siano entit� di qualsiasi
tipo in fisica), posto un brano di "Fisica per poeti" di Robert H.
March:

(pag. 73-74): "Se la teoria della gravita' fu la piu' famosa impresa
di Newton, una sua caratteristica gli provoco' il suo guaio piu'
serio. Riguardava il concetto di azione a distanza, secondo cui due
corpi potevano attirarsi reciprocamente senza l'intervento di nessun
agente, eccetto lo spazio vuoto. In privato, Newton scredito' questa
idea ritenendola assurda, con la convinzione che qualcosa doveva
trasmettere le forze, sebbene egli non avesse idea di cosa potesse
essere. Ma la sua presa di posizione pubblica era alquanto diversa.
Con il suo disprezzo per i compromessi del dibattito scientifico, si
tolse dalla disputa con un altezzoso "Hypothesis non fingo", con cui
intendeva "Non partecipo ad aride speculazioni". Ai suoi tempi questa
rinuncia lo rese vulnerabile agli attacchi da parte dei cartesiani,
che fiutavano in essa una sorta di spiegazione "occulta" della natura,
che si considerava bandita per sempre dalla scienza. Le forze, essi
stessi sostenevano, dovevano essere trasmesse per contatto diretto. Un
tema davvero dominante nella storia della fisica moderna e' stata la
battaglia per espugnare l'inafferrabile e l'invisibile a favore di
elementi dotati di sostanza fisica e materiale. In parecchie occasioni
questa fatica e' andata molto vicina al successo, per essere poi pero'
vanificata una volta ancora. Oggi, come vedremo nei capitoli finali di
questo libro, il privo di sostanza ha trionfato completamente e
quell'"agente" che Newton cos� altezzosamente rifiuto' ha assunto un
ruolo preminente sulla materia stessa."

(pag. 325) "...Cos� e' importante ricordare un tema centrale: la
materia, in apparenza solida, e' niente piu' che una manifestazione di
campi che non "occupano" alcuno spazio. La fisica moderna ha accettato
la sfida di Rudjer Boscovich, che e' stata brevemente accennata nel
capitolo sesto. La ricerca dei costituenti ultimi della materia puo'
finire soltanto con la scoperta di oggetti puntiformi privi di
struttura. C'e' una fine alla catena dei "semi dentro i semi" di
Anassagora, perche' vedremo che c'e' un limite alle minime dimensioni
possibili. Ma lo spazio e' lontano dall'essere vuoto, poich� su scala
abbastanza ridotta, le relazioni di indeterminazione permettono a
piccole quantita' di energia di comparire e di scomparire. E' di tali
oggetti che sono fatti i campi."

Insomma sembra proprio che di entita' intrinseche (non solo
fondamentali ma proprio di qualsiasi tipo) nella fisica non si possa
proprio parlare, (e se possono descrivere anche i processi biologici o
mentali, allora non possiamo certo dire che i processi biologici o
mentali sono composti da entit� fisiche) magari se qualcuno ha
approfondimenti su questo tema magari pu� farmi conoscere qualche
studio al riguardo.

Ciao.
Received on Tue Jan 24 2012 - 13:44:51 CET

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