Re: Chiarimenti sulle onde elettromagnetiche.
Elio Fabri ha scritto:
> marcofuics ha scritto:
> > Il mondo fisico che ti circonda e' questo e non accade affatto che
> > esso segua le tue idee ed i tuoi pensieri operando una trasformazione
> > intrinseca nel momento in cui tu interpreti la realta' in un modo
> > diverso.
> > Praticamente se io interpreto la realta' attraverso l'osservazione di
> > fenomeni elettro-magnetici mi faccio una teoria che ha un certo valore
> > nel descriverli, ma comunque questa e' solo una interpretazione che ha
> > i suoi limiti di applicabilita'. Essa potra' rendere sufficientemente
> > le idee qualora sia applicata a fenomeni che rientrano nel campo in cui
> > gli errori sulle misure sperimentali che hanno condotto alla stessa
> > teoria siano trascurabili!!!
> A me sembra che dal problema iniziale tu stia scivolando in questioni
> "filosofiche" che non hanno a che vedere con quel problema.
>
> Se la domanda e'
> "come si puo' riconoscere il campo e.m. prodotto da una carica ferma,
> anche se lo si guarda da un altro rif.?"
> la risposta esiste: vedi sotto.
>
> Josef K. ha scritto:
> > ...
> > Fatto sta che se prendi una carica nel suo sistema di riferimento di
> > quiete questa genera solo un campo elettrico.
> > Se tu fai dele misure muovendoti rispetto ad essa vedrai un campo
> > magnetico ma solo perch� non stai facendo misure nel sistema di
> > riferimento di cui si parlava sopra, ma in un altro!
> Tutto vero quello che dici, ma si puo' fare di piu'.
>
> Ci si puo' chiedere:
> "se osservo un campo e.m. in un dato rif. inerziale, da quali sue
> caratteristiche posso riconoscere che esso e' dovuto a una carica che
> era ferma in un altro rif.?"
>
> Il problema e' interessante, e non so se abbia una ripsosta semplice.
> Si potrebbe dire: "sara' cosi' se e solo se esiste un vettore fisso v
> tale che in ogni punto dello spazio-tempo e' sempre B = vxE".
> Oppure (congettura) "se e solo se il primo invariante E^2-B^2 e' > 0,
> e il secondo invariante E.B e' nullo".
>
>
> ------------------------------
> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
> ------------------------------
No.
Esistono effetti misurabili che vengono chiamati magnetici ed elettrici
( per rimanere circoscritti al problema, altrimenti si potrebbero
considerare anche effetti "deboli" , e chissa' che non si possa
estendere il discorso a qualsiasi altro effetto ) : tali effetti, tali
fenomeni hanno una interpretazione che di volta in volta ha la sua
validita': secondo me non ha niente di tanto effimero dire, alla
stregua di una concezione deistica, che la strana attrazione dei
ferri-calamitati e' magica! Beh, certo da questa non si costruiscono
leggi ne' si possono fare previsioni... ma ricorda che qualora tu
riesca a fare la previsione [e qui intendo dire quando dalla tua legge
scaturisce qualche numero...] tu avrai soltanto fatto delle misure
molto precise su quell'evento [elettrico, magnetico, chiamalo come
vuoi, elettromagnetico , elettrodebole] che avrai cercato di isolare da
altri eventi spurii che lo perturbano...ed e' proprio questa
raffinatezza di misure che ti fa procedere....man mano che aguzzi la
vista e scruti piu' nel dettaglio tanto piu' precisamente saprai
descrivere cio' che succede!
Orbene, stando alla concezione di fine ottocento, quella in cui per
spiegare effetti "a distanza" si invoca la presenza di un "CAMPO",
viene fuori che una spiegazione elegante degli effetti elettrici la si
puo' dare supponendo l'esistenza del "CAMPO ELETTRICO" associato a
"CARICHE ELETTRICHE"!
Parimenti si fece con quelli detti magnetici!
Quando le misure hanno ispezionato piu' dettagliatamente i fenomeni una
successiva spiegazione ( ma sempre invocando il cosiddetto "CAMPO" ) e'
stata quella del campo elettro-magnetico, che riusciva in modo
simmetrico a contemplare anche gli effetti visti da Faraday e Lenz.
Ma comunque ogni cosa e' una congettura qui:
il campo
l'elettricita'
il magnetismo
le cariche elettriche
Formule matematiche che hanno un corrispondente nella realta'
osservata, ma non dovunque e sempre!
Cosi' se io dico che quello di cui all'inizio del post e' un campo
elettromagnetico intendo dire proprio cio' che ho scritto... e poi
qualcuno mi dira' che e' un campo elettrodebole....e poi qualcuno dira'
che non e' un campo ....e chissa' poi: solo capendo bene quali sono i
punti da cui nasce una teoria si capisce quali ne sono i limiti di
applicabilita'!
Io mi fermo qui, non aggiungo altro... come si dice dalle mie parti:
cca' nisciun e' fess!
Received on Fri Oct 28 2005 - 11:02:16 CEST
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