Stazioni spaziali: due domande
Ciao a tutti, sto riscrivendo un racconto ambientato su una stazione
spaziale e avrei bisogno di alcune informazioni:
1. la 'mia' stazione ha una forma cilindrica: � lunga 60 km e ha il
diametro di tre. Sono valori che ho messo a casaccio, ma stando cos�
le cose quanti giri attorno al proprio asse dovrebbe fare per generare
una gravit� pari a quella terrestre?
2. una stazione spaziale con circa cinque milioni di persone quanto
dovrebbe essere grande e, ancora, quanti giri attorno al proprio asse
dovrebbe fare per generare sulla superificie interna una gravit� di
tipo terrestre?
3. la mia stazione ha un luogo chiamato 'La Terrazza'. Praticamente, �
una stanza dotata di una grande vetrata rivolta costantemente verso la
Terra. E' per chi ha nostalgia del pianeta azzurro, visto che
dall'interno della stazione non si pu� vedere lo spazio esterno (tutta
la superficie interna � coperta da strati di terra e vegetazione). La
Terrazza, per essere costantemente orientata verso la Terra, �
svincolata dalla stazione quindi al suo interno non ha gravit�.
La stazione e la Terrazza immaginatele cos�:
un cilindro di metallo, all'interno vuoto. sulla superficie interna del
cilindro abitano le persone. prendete un anello di metallo e fateci
passare dentro il cilindro in modo che l'anello si posizioni a met�
della lunghezza del cilindro. ecco, la Terrazza � attaccata a questo
anello; come si pu� notare la stazione (il cilindro) ruota, ma
l'anello e quindi la Terrazza no.
Questo � quello che ho immaginato io. E' fattibile? Nella realt� come
fareste a far comunicare la Terrazza ed il cilindro? Nulla di statico,
perch� la rotazione del cilindro lo spezzerebbe.
Lo so che in narrativa la precisione lascia il tempo che trova, ma ho
eletto Arthur C. Clarke come mio maestro perci�, in onore a lui,
voglio essere corretto il pi� possibile nelle mie opere!
Grazie al ng!
Received on Sat Oct 22 2005 - 01:14:08 CEST
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