Re: Pendolo di Foucault

From: Pangloss <marco.kpro_at_tin.it>
Date: 17 Oct 2005 16:40:07 GMT

[it.scienza.fisica 17 Oct 2005] Daniel ha scritto:

> Sempre IMHO, non credo, cosi' a naso, che un termine dissipativo,
> proporzionale alla velocita' della "palla" e contrario al suo moto,
> possa spiegare l'insorgere di un moto "retrogrado" ma opterei per un
> qualche disturbo che forma un angolo con il vettore velocita'
> istantaneo. Escludendo effetti Bernuilli, torsioni e onde sul cavo o
> misteriosi comportamenti della forza di Coriolis, mi sembrerebbe piu'
> semplice cercare la causa nel sistema di scappamento che mantiene
> l'oscillazione e che potrebbe dare l'impulso in una direzione che non
> giace esattamente sul piano di oscillazione istantaneo.

Guarda che il pendolo della Mole Antonelliana era privo di dispositivi
per compensare lo smorzamento. Sono comunque d'accordo quasi su tutto
cio' che e' stato scritto da te e dagli altri qualificati interlocutori
di questo thread (Fabri, Cocciaro, Tetis).

A questo punto non mi resta che passare all'aneddotica, per
giustificare la mia insistenza.

Nel 1982, quando sono andato a vedere per la prima volta il pendolo
della Mole, ho subito notato che il display elettronico (pilotato da un
sistema di fotocellule che registravano la direzione di oscillazione
del pendolo) forniva un'indicazione del periodo di rotazione errato per
la latitudine di Torino. La causa era evidente: dopo una o piu' ore dal
lancio la traiettoria era visibilmente ellittica, causando un errore
sistematico nel passaggio del pendolo sopra le fotocellule.

L'inconveniente era sgradevole ed ho percio' interrogato in merito un
custode addetto alle dimostrazioni per il pubblico. Ho cosi' appreso
che i fisici (o gli ingegneri?) responsabili dell'installazione avevano
attribuito il problema alle perturbazioni iniziali del sistema
(pendolo+fune). Per minimizzare il difetto, il custode aveva ricevuto
disposizione di aspettare ogni volta mezz'ora prima di bruciare il filo
di vincolo, ma l'inconveniente non era scomparso.

Lavorando all'epoca non lontano dalla Mole, sono passato varie volte a
vedere il pendolo ed ho cosi' notato che non solo la traiettoria era
ellittica, ma che il verso di percorrenza era sempre antiorario.
Colto dai primi dubbi ho nuovamente interrogato in merito il custode,
che mi ha confermato che gli pareva che fosse sempre cosi'.

A questo punto il mio tarlo ha cominciato a rodere.
Ho scomodato l'assessore competente ed ottenuto il permesso di usare il
pendolo per i miei esperimenti personali.
Mi interessava fare alcune sia pure rudimentali osservazioni quantitative
del fenomeno, ma mi interessava soprattutto vedere come si sarebbe
comportato il pendolo lanciandolo volutamente in modo che oscillasse
inizialmente su un'ellisse percorsa in verso orario.

Sui risultati ho gia' riferito.
La diagnosi dei progettisti del pendolo di Torino era sbagliata: le
condizioni iniziali non erano responsabili del disturbo, non vi era
alcuna "dipendenza sensibile" dalle condizioni iniziali!
Rimaneva IMHO solo seriamente da sospettare qualche mancanza di
rigidita' e di simmetria del sistema di sospensione (come giustamente
ha osservato Fabri). Anche se avessi potuto esaminare il sistema o i
disegni di progetto con i miei occhi, sarebbe comunque stato impossibile
valutare seriamente l'entita' di eventuali anomalie.
L'unico modo semplice ed attendibile per accertare la causa nel sistema
di sospensione era ed e' tuttora quello di ripetere le osservazioni su
altri pendoli di Foucault, che dovrebbero presentare moti ellittici
o inavvertibili o quantitativamente diversi e magari orari.

Certamente il sistema di sospensione rimane il principale indiziato e
la forza di Coriolis presumibilmente non c'entra.
Il mio tarlo pero' trova strano che lanciando il pendolo in verso
nettamente orario io abbia osservato dopo mezz'ora una traiettoria
rettilinea e successivamente di nuovo la solita ellisse percorsa in
verso retrogrado.

Nel mitico fenomeno dei vortici osservabili nei lavelli, il verso di
rotazione e' imputabile a piccole asimmetrie del sistema e/o alle
condizioni iniziali di non perfetta quiete dell'acqua.
In qualsiasi lavello si possono comunque innescare vortici stabili in
verso orario o in verso antiorario semplicemente imprimendo un lieve
moto rotatorio all'acqua prima di sturare il lavello: Coriolis non
c'entra, siamo di fronte ad asimmetrie del sistema ed a dipendenza
sensibile dalla condizioni iniziali.

Il pendolo di Torino avra' avuto ovviamente le sue lievi asimmetrie e le
condizioni di lancio saranno state affette da perturbazioni, ma
traiettorie ellittiche stabilmente orarie non erano mai osservabili.
Non varrebbe la pena di levarsi lo sfizio, provando a staccare la
corrente ai magneti di San Petronio?
(mi scuso per la lunghezza del post)

-- 
     Elio Proietti
     Valgioie (TO)
        
Received on Mon Oct 17 2005 - 18:40:07 CEST

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