Il 15 Ott 2005, 09:19, Pangloss <marco.kpro_at_tin.it> ha scritto:
> [it.scienza.fisica 13 Oct 2005] Tetis ha scritto:
>
> >> Hai la possibilita' di usare quel pendolo disattivando la compensazione
> >> dello smorzamento?
> > No evidentemente, anche perche' la giurisdizione sull'esperimento
> > spetta alla chiesa che penso vorra' evitare qualunque tipo di
> > manomissione.
>
> Non oserai affermare che e' tradizione della chiesa cercare di ostacolare
> il cammino della scienza!? ;-)
No. Ma non in senso ironico. Non ho mai
amato ne' compreso le locuzioni generiche:
"sistema", "chiesa", "stato", "il mondo scientifico",
"la scienza ufficiale", "il mondo laico", "i comunisti"
"i cattolici", "la massoneria", "l'intelligentia". Contro
esempi ad una tesi comune basata su generalizzazioni
e semplificazioni di fenomeni complessi: Cusano,
Mersenne, Lemaitre. Sono importanti gli esempi concreti,
e la consapevolezza che per un esempio citato se ne dimenticano
miriadi innumerevoli.
> Puoi darmi almeno una sommaria descrizione di come sia fatto il sistema
> di compensazione dello smorzamento?
Non lo so. Non l'ho visto. Per quello volevo contattare il responsabile
scientifico del progetto perche' mi piacerebbe saperne di piu'. Non so
con che frequenza ricarica, che fattore di qualita' devono compensare,
se ricarica in modo ritmico indipendente oppure se c'e' un meccanismo
di feed-back fra la posizione e l'attivazione del campo.
> Nella mia mente si sta formando un'interpretazione complessiva piuttosto
> diabolica di tutti i risultati sperimentali.
> Sono pronto a scommettere che, disattivando la compensazione dello
> smorzamento, scomparirebbe subito quella che io considero la principale
> stranezza del pendolo di San Petronio: una velocita' angolare del piano
> di oscillazione inferiore del 5% rispetto alla latitudine di Bologna!
Allora su questo numero di 240 gradi mi sono andato a
formare una opinione molto assennata che si tratti di una
deformazione giornalistica della verita' ed ho trovato la
probabile fonte che ha dato luogo all'equivoco. C'e' un
articolo di presentazione della mostra che citava una frase
di qualcuno dei divulgatori coinvolti nel progetto e che parlava
di una rotazione pari a circa 10 gradi per ora. Conoscendo
il modo di procedere delle approssimazioni volendo dare un
numero tondo per 10.45 gradi o di 10 gradi e 27 primi e' stato
preferito dire circa 10 gradi per intendere: "mica bruscolini".
Poi l'ignaro giornalista ha pensato di magnificare il tutto, entusiasta
di applicare lo strumento matematico della moltiplicazione e
dire "ben 240 gradi in un giorno" ignorando tutti i piccoli scienziati
in erba che rifacendo il conto avrebbero trovato un'incongruenza
e magari sarebbero passati pure due volte a vedere quanto ruota
davvero, io non ho potuto, perche' vivo vicino a Bologna ma non
cosi' tanto. Un altro commento lo devo rispetto alle stime che mi hai
spinto a fare, ed hai fatto bene. Quando ieri ho trovato quel numero
di ordine qualche millimetro contro la rotazione di qualche decimo
di millimetro mi sono detto che probabilmente c'era qualcosa di storto
in quelle stime che ho scritto, infatti prima di iniziare mi aspettavo
che quell'effetto fosse di ordine superiore rispetto a quello responsabile
della rotazione del piano. Poi, come sempre mi capita preferisco
dire, anche se temo di sbagliare, piuttosto che tacere e sottrarmi alla
correzione ed alla trasparenza ed alla rimeditazione,
il che tradisce un mio vecchio difetto: l'impazienza che mi porta a
dovere poi correggere quello che ho sbagliato. Bhe, se vai a rileggere
le note troverai un cos(\theta)sen(\theta) che va invece sostituito con
[1-cos(\theta)]sen(\theta).
Questo riporta alla ragione quegli effetti della velocita' verticale.
Si tratta di frazioni molto piccole sul breve periodo. Il problema e'
capire, visto che siamo in regime di risonanza, quanto e' lungo il
breve periodo. A me sembra che in effetti senza fare ulteriori e piu'
dettagliate stime non si potrebbe escludere che in qualche giorno,
ma non certo in qualche ora, questi effetti potrebbero farsi sentire e
portare il pendolo ad allontanarsi dal regime di oscillazione planare,
ma solo se non fossero coperti da mille altri effetti piu' importanti.
Con questo continuo a credere che la tua
intuizione che possa esserci un effetto non inerziale non sia
ancora stata disprovata. In primo luogo perche' mi capita di
sbagliare, come hai notato, in secondo luogo perche' la nostra
sfera e' immersa in un fluido, questo fluido si muove e questo
fluido in moto e' soggetto all'azione di Coriolis. E finche' non si
stima l'importanza di questi pezzi come l'importanza della
propagazione delle oscillazioni lungo il cavo d'acciaio non si
puo' concludere nulla.
> --
> Elio Proietti
> Valgioie (TO)
>
>
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http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Sat Oct 15 2005 - 17:56:25 CEST