VPB ha scritto:
> Salve a tutti e scusate la banalit� della domanda:
Quando uno esordisce cosi', fa subito suonare un campanello d'allarme.
E' ormai provato che le domande cosiddette "banali" non lo sono
affatto :-)
Le molte risposte hanno toccato tutti gli aspetti del problema, ma
forse m'e' rimsta ancora qualche briciolina...
Franco ha scritto:
> ...
> Il bianco del televisore e` formato da tre colori soltanto (spettro
> con tre righe), mentre il bianco del sole ad esempio ha una
> distribuzione continua di energia in funzione della frequenza.
Beh, io non le chiamerei righe: direi che le emissioni dei tre tipi di
"fosfori" siano piuttosto bande belle larghe, ossai colori parecchio
impuri.
Sarebbe meglio se si avvicinassero a rad. monocromatiche, ma non credo
che questo ideale si possa anche solo approssimare.
Comunque non ho dati: tu ne hai?
> Assolutamente no, gli spettri, come hai giustamente sospettato, sono
> diversi (e di molto: uno a righe l'altro continuo).
Per la stessa ragione di sopra, anche su questo non concorso: sono
continui tutti e due, anche se diversi.
Roberto Rosoni ha scritto:
> ...
> S�, perch� i monitor pc o tv sfruttano una caratteristica dell'occhio
> umano, che ha tre tipi di recettori (i "coni") con una sensibilit� "a
> campana" centrata sulle frequenze del rosso, del verde e del blu, le
> stesse dei pixel.
Occorre pero' insistere, anche per quello che seguira', che le
"campane" sono larghe e largamente sovrapposte.
I coni sensibili al verde e quelli sensibili al rosso, per esempio,
sono entrambi sensibili al giallo.
Altrimenti non potremmo vedere ninete, se ricevessimo luce gialla
quasi monocromatica.
E' la differenza di stimolazione che fa tutto il gioco...
> Quando l'occhio riceve luce gialla, si attivano sia i recettori del
> rosso che quelli del verde, e il cervello rielabora questa
> informazione come "giallo". Ecco quindi che puoi ingannare l'occhio
> facendogli vedere due punti luminosi molto vicini, uno rosso ed uno
> verde, che verranno interpretati come uno solo, giallo. Il bianco
> percepito dall'insieme rosso+verde+blu � quindi un inganno,
> indistinguibile per l'occhio da un "vero" bianco a spettro continuo.
Ottimo: l'hai detto!
> No, per quello detto sopra: lo spettro "vero" � un continuo ad
> arcobaleno, mentre lo spettro di un monitor sono solo tre righe, una
> rossa, una verde ed una blu.
Questo non e' vero: vedi risposta a Franco.
> E' facile vederlo. In una stanza buia produci una schermata bianca sul
> pc (una pagina vuota con word, per esempio) e guarda lo spettro che si
> forma sulla superficie di un CD. Confrontalo con quello di una
> lampadina ad incandescenza, di un tubo fluorescente e del Sole.
A rigore per vedere uno spettro occorre luce collimata, per cui sara'
difficile vedere qualcosa con un prisma o con un CD messo "davanti" a
un televisore.
Quanto meno, per avere una brutta imitazione di un vero spettro,
bisogna mettersi il piu' lontano possibile.
Andrew Next ha scritto:
> Per l'occhio umano e' tutto cio' che eccita le cellule della retina: i
> coni e i bastoncelli i coni sono cellule sensibili ad uno dei tre
> colori che hai nominato: verde, rosso e blu.
Mi sa che ti e' saltata la parola "luce", dopo "umano"...
> Quindi se un raggio di luce entra nel tuo occhio ed eccita in eugual
> misura i tre tipi di cellule, tu interpreterai questa luce come
> "bianco".
A mio parere "bianco" e' un termine che non ha una precisa definizione.
Esistono infiniti tipi di bianco, e qui si entrerebbe nella
discussione sugli effetti di contrasto, ecc.
La luce del Sole e' bianca? E quella di Sirio?
C'e' chi dice che e' "bianco-azzurra".
Altri dicono che Sirio e' bianca e il Sole e' giallo.
Mai come in questo caso, tutto e' relativo :)
La stessa luce del Sole, come noi la riceviamo, cambia parecchio a
seconda dell'ora, delle condizioni dell'atmosfera ...
Eppure noi vediamo le foglie sempre verdi, i papaveri sempre rossi,
ecc.
acer_mac ha scritto:
> Ma in merito alla luce bianca e alla somma
> di colori che da' luce bianca, mi incuriosisce il fenomeno
> che deriva dal mischiare i colori della tavolozza di un pittore.
> In pittura i colori fondamentali non sono il verde, il rosso e il blu,
> ma il rosso, il giallo e il blu. Il verde lo si ottiene con il giallo e
> il blu.
> se li mischi tutti assieme ottieni un colore che tende al marrone.
>
> In questo caso non si puo' parlare di sovrapposizione di frequenze,
> questo e' chiaro. Ma cosa succede di preciso?
Gigi Loreti ha scritto:
> sono due fenomeni diversi, uno in assorbimento di luce, e l'altro,
> quello del CRT, in emissione di luce.
Nel primo caso si usa parlare di "sintesi sottrattiva", nel secondo di
"sintesi additiva".
Tutti i procedimenti di pittura, stampa, fotografia, usano sintesi
sottrattiva.
> Nel caso della tavolozza, i vari colori assorbono certe frequenze e ne
> riflettono altre, per cui il rosso ti appare rosso perch� "riflette"
> la luce di lunghezza d'onda di circa 630 nm, mentre assorbe tutte le
> altre. Per cui quando "mischi" due colori differenti vedi soltanto
> quello che non viene assorbito. Infatti � difficile fare il bianco,
> occorrono tinture apposite.
D'accordo per il bianco, ma peril resto esageri un po'.
Un pigmento rosso non riflette solo in una banda stretta attorno ai 630
nm: se fosse cosi', mescolando rosso e verde avresti nero, perche'
tutta la radiazione verrebbe assorbita dall'uno o dallaltro dei due
pigmenti.
Anche in questo caso c'e' solo una diversa distribuzione
dell'assorbimento, ma tutti i pigmenti rimandano almeno un po' in
tutto il visibile.
> In emissione (led o altra sorgente) invece si ha la somma delle
> frequenze emesse, ed infatti � difficile fare il nero, perch� �
> assenza di luce, e quindi vedi solo la luce dell'ambiente riflessa
> dalla sorgente.
Mi pare che nessuno abbia invitato l'OP a guardare molto da vicino lo
schermo di un televisore.
E' vero che ai bambini si dice che la TV non si deve guardare da
vicino, ma per la scienza si possono fare eccezioni :-)
Da vicino si vede molto bene che ci sono tre tipi di sorgenti, appunto
rosse, verdi e blu.
Se si riesce ad avere un'immagine statica con diversi colori, si puo'
vedere benissimo che per es. nelle aree che da lontano appaiono
gialle, da vicino risultano accesi i pixel rossi e verdi; in quelle
bianche sono accesi tutti, ecc.
> Ecco perch� il cinema (o la televisione) si vede al buio ed i cartelloni
> pubblicitari con la luce :-))
Ottima osservazione, che illumina :) la differenza...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Thu Oct 06 2005 - 20:58:18 CEST
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