Giorgio Pastore wrote:
> Io lo definirei un solido amorfo ottenuto per raffreddamento rapido di
> un liquido.
> Il discorso della struttuta microscopica non di equilibrio e' un po'
> vago: che significa che una str. microscopica e' o meno di equilibrio ?
>
Intendevo comparare la struttura atomica del vetro con quella di un
cristallo. Qui gli atomi oscillano attorno a punti di equilibrio,
praticamente indefinitamente nel tempo (in un cristallo ideale).
Credo che la regolarit� della disposizione critallina possa spiegarsi
solo con tale ipotesi, cioe' che le forze 'deterministiche' agenti
sull'atomo (cio� le interazioni tra gli atomi, se non ci fosse il
disturbo termico, portato alla superficie del cristallo dalle collisioni
dell'ambiente circostante) si equilibrino esattamente.
In una struttura completamente disordinata, come il vetro, le forze
deterministiche agenti su ogni atomo non si equilibrano e danno luogo a
risultanti diverse, da atomo ad atomo. E' condivisibile tale descrizione?
A proposito, immagino che anche in una struttura completamente
disordinata gli atomi siano soggetti ad oscillazioni di orgine termica,
ma attorno a punti di equilibrio 'transienti'. Tale rappresentazione
della dinamica potrebbe trovare giustificazione, credo, nella grande
differenza di scala temporale tra l'evolvere della posizione dell'atomo,
a causa delle interazioni con i vicini, rispetto i moti oscillatori,
dovuti all'energia termica. E' corretto?
> (...)
> Riassumendo, nell' immediato intorno della transizione puo' essere
> difficile fare una distinzione netta tra solido e liquido viscoso.
> Ben al di sotto dell atransizione, nessun problema. Nonostante le
> leggende, i vetri restano li', solidi.
>
grazie per la spiegazione
ciao
--
Paolo
Received on Wed Oct 05 2005 - 14:19:28 CEST