Elio Fabri ha scritto:
> Il suo errore (che e' anche il tuo, secondo me) e' di non vedere
> quanto e' cambiato il modo di pensare, sia degli scienziati, ma anche
> della gente comune, nel corso di quattro secoli.
> Per quanto fosse intelligente, certo piu' di chiunque di noi, G. era
> uomo del suo tempo, e che avesse dei precisi limiti si vede anche in
> quello che ha fatto.
Mah... mah... mah: dai pitagorici (VI sec. a.C.) a G ci passano circa 2
millenni, in cui il mondo era completamente cambiato.
Eppure i pitagorici avevano avuto l'idea di un universo con un grande
fuoco al centro e il sole con altri 4 pianeti (allora conosciuti, fra
cui la Terra) che gli girava intorno.
Nonostante 2000 anni di cambiamenti ed evoluzione, gli umani mostravano
ancora di essere ben zucconi.
E non crediamo che siamo tanto diversi da 4 secoli fa: � molto pi� ricco
il mago otelma di me che ho una laurea e un dottorato.
Sono diverse le nozioni acquisite, ma lo spirito critico vive eremita
come sempre.
Aveva ragione Platone nel La Repubblica: le persone danno retta a retori
e demagoghi. E cos� per molta parte � anche adesso. Purtroppo lo si
tange ogni giorno.
Tit.
Received on Fri Sep 30 2005 - 23:54:34 CEST
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