Re: campo elettrico

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Tue, 27 Sep 2005 21:13:43 +0200

Alex ha scritto:
> ...
> Mi verrebbe da dire: perch� la forza ha una direzione tangente alla
> linea curva e quindi tende a far sllontanre la carica da detta linea.
Dimostrazione piu' pulita: se la linea di forza e' curva, per seguirla
la particella avrebbe bisogno di una componente _centripeta_ della
forza, che invece non c'e'.

> Allora come si definir� il suo percorso?
Risolvendo F = ma ...

> Si ho capito. Intendi forse dire che una carica positiva fiondata via
> da un'altra carica positiva, potrebbe risalire il potenziale andandosi
> a "schiantare" -rallentando - contro una terza carica positiva: �
> questo che intendi?
Questo sarebbe un caso particolare, ma ossono succedere anche altre
cose.

> Io per� avevo in mente un discorso legato alla spontaneit� dei
> fenomeni fisici, basata sulla sola dinamica e non sulla termodinamica
> ad esempio.
> In questo senso la carica pu� anche risalire la "china dell'energia
> potenziale", ma se si raggiunge un equilibrio elettrostatico, essa cmq
> avr� "scelto" l'energia potenziale minore possibile. Sbaglio?
C'e' pero' un problema: non so se lo sai, ma il potenziale
elettrostatico in una regione priva di cariche non puo' avere ne'
massimo ne' minimo.
Percio' quella posizione di equilibrio che dici non esiste.

> E se ci fosse un voncolo a bloccarla in qualche posizione come
> bisognerebbe affrontare il discorso? Cio� come bisognerebbe esprimere
> il fatto che, la posizione "bloccata contro il vincolo" � cmq quella
> di minor energia potenziale?
Dipende di che vincolo parli.
Se la particella e' davvero "blaccata", non si puo' nuovere e non
esiste il problema.
Se il vincolo e' per es. una superficie sulla quale la particella deve
scorrere, allora la posizione di equil. sara' il minimo del potenziale
sulla superficie (questo puo' benissimo esistere).

> ...
> Il che vuol dire che se � vero che se c'� una forza netta non nulla
> significa che essa punta verso un potenziale minore, il vincolo pu�
> essere riguardato come una particolare disposizione di cariche tale da
> produrre un campo elettrico che, sommandosi a quello preesistente lo
> altera in termini di forze ed ovviamente di en. pot. Questa � solo una
> intuizione.-..� fondata?
Il problema e' sempre il solito: da quello che scrivi nonriesco a
capire che cosa sai e che cosa non sai, che cosa ti hanno insegnato,
che cosa hai capito...
(E questo sei tu, non tuo fratello :-)) )

In astratto si potrebbe dire come dici tu, ma devi ricordare che
quando si parla di vincolo s'intende che abbiamo una condizione in cui
un corpo e' in interazione con altri corpi, in modo tale che
piccolissimi spostamenti del primo producono su di esso fortissime
variazioni della forza agente.

Di modo che:
a) gli spostamenti non sono osservaili, e comviene trascurarli
b) la forza non e' calcolabile, dato che dipende fortemente dallo
spostamento che stiamo trascurando.
Quindi le reazioni vincolari si trattano come incognite che non
possono essere espresse in funzione della posizione del corpo, e vanno
ricavate dalle eq. del moto, oppure eliminate dalle eq. medesime.
Ma appunto: questa e' meccanica: che cosa ne sai?
                                     

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Tue Sep 27 2005 - 21:13:43 CEST

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