Il 26 Set 2005, 21:34, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> Chiedo a chi e' piu' fresco di me in materia se e come si potrebbe
> calcolare l'effetto sulla vita media di un muone del fatto che questo
> si trovi in un campo magnetico statico.
Magari saperti aiutare. Forse potrebbe venirne fuori,
su questo soltanto, una tesi di laurea, tenuto conto
di tutte le sottigliezze. Non ultime quelle legate alla
rinormalizzazione. Anche se spero di esser smentito.
Circa la rinormalizzazione: e' vero che i progressi sono
stati immensi, ma le questioni legate alla inesatta
cancellazione dei contributi infrarossi non sono semplici
da maneggiare in sistemi fuori dall'equilibrio. Occorrono
stime di consistenza del peso dei diversi effetti. Quello
che forse si puo' cercare di vedere e' se eventuali effetti
legati alla diversa struttura di vuoto possono essere
trattati senza preoccuparsi eccessivamente delle
divergenze infrarosse, studiandoli come effetti di una diversa
gauge che non altera eccessivamente la statistica delle
"fluttuazioni di vuoto", che uno ingenuamente si immagina
che abbiano effetti consistenti su una scala dinamica
di tempo ben differente.
Un'altra sottigliezza che sospetto di un certo rilievo
puo' essere sviluppata dalla considerazione di una
accelerazione di origine estrinseca. Non mi riesce
facile di apparigliare un'accelerazione gravitazionale
ad un'accelerazione prodotta dal campo elettromagnetico,
ma potrebbe essere solo un mio limite ed in verita' il
problema, chissa', non esiste.
> La domanda nasce da un'obiezione che ho sentito fare al ben noto
> esperimento sulla vita media dei muoni in anello di accumulazione:
> dato che questi sono accelerati (e con accel. bella grossa) non si
> puo' dare per scontato che la vita media nel rif. del muone non venga
> alterata, e che quindi nel rif. del lab. venga aumentata del solito
> fattore gamma, come l'esperimento dimostra.
E' un'obiezione che mi ero posto io stesso, senza trovare il
tempo ed il luogo alla caparbieta' di cercare una risposta.
Ma a quale esperimento ti riferisci in particolare? Perche'
penso che prima ancora di preoccuparsi dei campi magnetici
ci sarebbe da preoccuparsi degli effetti interattivi nel fascio
stesso.
> Quindi l'esperimento dimostrerebbe soltanto che l'accel. del nuone,
> per quanto grande, non influisce.
>
> Se pero' si sa calcolare l'effetto del campo deflettore sulla vita
> media, e se risulta' che e' trascurabile, allora l'esperimento ritorna
> significativo.
Su questo non ti seguo. Io penso che l'esperimento possa essere
comunque significativo se confrontato per esempio con esperimenti
di astroparticelle nel vuoto, e con altre situazioni. Se tutti forniscono
lo stesso numero allora l'esperimento ha una sua significativita', certo
non di per se, ma almeno complementare.
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> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Tue Sep 27 2005 - 19:05:38 CEST