"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
news:dgcf43$uc0$3_at_newsreader1.mclink.it
> > L'inverso di questa larghezza ti da la vita media della particella
> > decaduta.
> Sono d'accordo con Federico.
>
> Del resto la stessa cosa vale per es. per un atomo che da uno stato
> eccitato possa decadere in due o piu' livelli inferiori.
> Basta un calcoletto di teoria delle perturbazioni dip. dal tempo per
> vedere che cosa succede...
Del resto proprio l'esempio di un atomo non e'
il migliore possibile. Un atomo ammette diversi
livelli eccitati, quando prepari una miscela di
atomi eccitati non hai garanzia che partano tutti
dal medesimo stato. Ma la Z e' una particella
elementare... almeno fino a prova contraria il
suo stato intrinseco (ovvero a parte la rappresentazione
del gruppo di Lorentz) non puo' dipendere dal particolare processo
che l'ha generata. Per questo convergo anch'io sulla
posizione di Federico. Quello che continuo a non
avere nitido e' se c'e' un modo di principio, lasciando
da parte la possibilita' sperimentale, di intervenire
sulla larghezza di riga di una particella elementare.
Ancora una volta nel caso
degli atomi (che non sono il miglior termine di paragone)
si puo' modificare il tempo di decadimento con l'accorgimento
di modificare il bagno, ma in generale non basta
per esempio considerare gli atomi solo dopo che escono
da un foro per cambiare la larghezza di riga del processo
di emissione, infatti il processo di emissione e' un tipico
processo senza memoria. Che l'emissione sia "vista" dal
primo istante o solo da un istante successivo non cambia,
quello che puo' influire, invece, sono le circostanze
geometriche, la presenza di enti interagenti, e varie altre
particolarita' dinamiche che in generale in un acceleratore,
e non solo, sono complicate da controllare.
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> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Sep 16 2005 - 14:01:37 CEST