Re: il suono su un sistema in moto: paradosso!

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 21 Sep 2005 21:07:20 +0200

Scusate se arrivo con tanto ritardo, ma mi ero perso la marcatura del
thread...

rofilippi ha scritto:
> Il problema che ti ho posto � per� apparentemente incompatibile con
> quanto detto da Elio Fabri in un suo libro pubblicato dall'AIF
> quest'anno: Insegnare relativit� nel XXI secolo. Precisamente quando
> dice che il principio di relativit� di Galilei si pu� riformulare come
> il principio del taccuino:
> "Se due fisici B e B' fanno esperimenti in due diversi Riferimenti
> inerziali, non � possibile riconoscere B da B' con la sola lettura dei
> taccuini"
Si possono inventare infiniti esperimenti che apparentemente
contraddicono il principio del taccuino...
Dato che potete immaginarli, non vi faccio l'offesa di stare a fare
esempi. ;-)

In una qualunque apparente violazione del principio, i due fisici si
chiederanno: non abbiamo per caso dimenticato qualcosa nella
descrizione degli esperimenti?

Nel caso di cui state discutendo, si accorgerebbero di aver dimentica
di parlare dell'aria, che e' osservabile e produce molti altri effetti
fisici oltre la propagazione del suono.
Quindi il suo stato di moto andava specificato nei due taccuini.

Chiaramente e' diverso il caso dell'etere: se gli esperimenti avessero
mostrato una diversa velocita' della luce nei due rif., si sarebbe
potuto inventare l'etere per spiegarli.
Ma questo non sarebbe stato osservabile altro che per l'effetto sulla
luce, quindi tirarlo in ballo sarebbe stato solo un espediente ad hoc
per rimuovere la violazione *reale* del principio.

> ...
> Ora dov'� la differenza tra il carrello e la stanza dentro la nave?
> Forse che in questo caso l'aria si muove con la nave, mentre nel caso
> del carrello non essendo l'aria avvolta in un ambiente chiuso ci� non
> accade?
Certo che e' questa.
Anche nel caso della luce, da parte dei difensori dell'etere si tento'
di assumere un suo "trascinameto" da parte della Terra, ma poi si vide
che la velocita' restava la stessa anche se la sorgente era una
stella.
                      

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Wed Sep 21 2005 - 21:07:20 CEST

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