Re: Da quando l'acqua è bagnata?

From: Soviet_Mario <SovietMario_at_CCCP.MIR>
Date: Tue, 3 Sep 2019 15:06:44 +0200

Il 03/09/19 12:26, ernestoalto2_at_gmail.com ha scritto:
> Da quando l'acqua è bagnata?

definire bagnato please.
Cosa stai misurando esattamente ?

Se versi 1 L di acqua in 10 kg di sabbia anche non proprio
secca, quanto basta appena per farci un castello,
maneggiando e foggiando la sabbia non ti bagni più di tanto.
Il tuo litro di acqua bagnata è già molto efficacemente
impegnata ad interagire con altro.
Succede persino con roba collosissima tipo catrame o colla :
aggiungendo poco a poco polveri di varia natura, purché con
un grado sufficiente di affinità (devono essere bagnabili *)
a un certo punto la palla non appiccica più le dita, il
potere adesivo del componente legante è praticamente tutto
quanto impegnato in interazioni interne con quello inerte, e
la superficie di quest'ultimo comincia a mostrarsi tal
quale, o se anche i granelli sono comunque rivestiti di
adesivo, il velo è così sottile che per attaccarsi a te
dovrebbe staccarsi dal suo granello, ma così facendo
creerebbe dei vuoti dentro con incremento di energia
superficiale del sistema. La stessa cosa del castello di
sabbia : il sistema minimizza l'energia quando l'acqua
riempie gli intersizi della sabbia (l'interazione è buona
tra i due), e la superficie appare appena umida ma non bagna
in senso che ti lascia residui e gocce d'acqua.


Altro esempio : emulsione di bitume in acqua. Ci ficchi la
mano, rigiri un po'. La tiri fuori ed è bagnata praticamente
solo di bitume, non di acqua. Anche se magari l'emulsione
era bitume (disperso) in acqua (fase continua) e non inversa
come acqua (dispersa) in bitume (fase continua).
Il fatto è che la pelle è più affine al bitume che all'acqua.

Se ti bagni il dito col sapone liquido puoi levigare il
silicone fresco per stuccare senza "siliconarti" il dito :
perché il dito è già bagnato con un liquido fortemente
bagnante per il tensioattivo, e il povero silicone che è
idrofobo allora non te lo appiccica più


in generale sino a una certa soglia e a peri quantità un
liquido più disperso in gocce piccole bagna di più (perché è
in uno stato a maggiore energia superficiale).

Però per molecole singole o cluster di poche molecole c'è il
problema che aderire riduce l'entropia e si sviluppano
scambi termici notevoli (sia che si tratti di vera
condensazione, interazione acqua-acqua, sia di adsorbimento,
che può scaldare molto). La parete deve poter dissipare
efficacemente questo calore ad es. essendo conduttiva se no
si scalda e la condensazione cessa. Se l'interazione è
termicamente neutra (zero guadagni dal bagnamento) la
condensazione è ostacolata dal costo in entropia persa.
Questa è una barriera cinetica temporanea (come la
nucleazione dei cristalli : tipica proprietà puntiforme a
soglia). Una volta che la condensazione riesce a iniziare,
la natura stessa della superficie è cambiata, e la
condensazione prosegue facilmente perché diventa acqua che
condensa su acqua.

Se fai un lungo bagno in una stanza imbiancata a calce, non
noterai nessuna condensazione sulla calce quando le finestre
in vetro sono già appannate e magari colano acqua come piovesse.

La calce ha in sé buona affinità chimica per l'acqua, ma è
molto porosa e la sua superficie quindi tende a rimuovere
all'istante gocce d'acqua anche non visibili per
capillarità, per cui chimicamente rimane sempre uguale

Il vetro che è impenetrabile, appena appannato cambia natura
: diventa come acqua solida, quindi è più bagnabile del muro
dopo la prima fase di appannamento.



(* il potere bagnante si può stimare ponendo una goccia del
liquido sulla superficie liscia in esame e misurando la
tangente dell'angolo formato dalle due superfici,
goccia-solido : un angolo acuto molto piccolo, ossia goccia
appiattita, e ovviamente di raggio maggiore in proiezione
pianta, se ha volume fisso, implica forte bagnabilità, un
angolo molto grande, anche più che retto o persino ottuso,
ossia goccia che devia poco dalla sfericità e piccolo raggio
in proiezione pianta, implica bagnabilità scarsissima. Es
mercurio su vetro, acqua su alluminio levigato o teflon,
acqua su gomma siliconica)


connessi fortemente all'interazione liquidi solidi (oltre
alle caratteristiche morfologiche delle superfici solide che
possono diventare estreme #) ci sono come grandezze
significative l'adesione S/L, la coesione interna di L
(entrambe influiscono sulla forma dei menischi nei tubi e
sull'altezza positiva o negativa rispetto alla quota del
liquido di riferimento che si crea per capillarità), e anche
la tensione superficiale del liquido (che è una
caratteristica del liquido puro ma può essere modulata
moltissimo con tensioattivi, specie abbassata, ma anche
incrementata, come con gli antischiuma).


Dalla tua domanda non si capisce troppo bene quale
caratteristica dell'acqua ti interessi (preso atto che vista
la presenza di interazioni ed energie di superficie i
fenomeni non potranno essere scala-invarianti o
struttura-indipendenti)


(# solidi con struttura lamellare finissima o fitti di
"peli" verticali finissimi e fittissimi come velluto sono
praticamente non bagnabili anche quando non chimicamente
ostili al liquido bagnante perché hanno piccole superfici di
contatto diretto : le punte dei peli, e spazi vuoti
interstiziali così piccoli in cui il liquido, a causa cmq
della sua tensione superficiale, non osa nemmeno
avventurarsi : tuttavia queste superfici non bagnabili non
sono barriere vapore, perché molecole o gocce abbastanza
piccole da potersi insinuare tra i peli passano eccome, o se
il flusso è sufficiente condensano dentro e bagnano)

>
> Una molecola di H2O non lo è, e neppure cento molecole lo sono... quante molecole ci vogliono perchè l'acqua sia "bagnata"?

la domanda non ha senso se non si specifica cosa debba
bagnare e a che livello. La natura (chimica) e la struttura
della parete da bagnare influisce almeno tanto quanto lo
stato fisico dell'acqua

>
> Potrebbe essere lo stesso per i neuroni: uno è stupido, cento anche...quanti ne occorrono perche emerga la mente?

qui sconfiniamo in un aspetto più radicale della non
linearità, che trascende molto il problema del rapporto S/V.
Sulle proprietà emergenti sappiamo poco tranne di non
saperne abbastanza.
Per la verità non abbiamo nemmeno grosse definizioni
quantitative di intelligenza e stupidità, tali che possano
essere misurate riproducibilmente

>
> ernesto
>


-- 
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Tue Sep 03 2019 - 15:06:44 CEST

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