On Thu, 8 Sep 2005, Josef K. wrote:
> Mi sa che non hai colto che lui parlava di "particelle virtuali", che
> � un termine tecnico.
> Il fotone che rilevi con il binocolo � un fotone reale e perci� non �
> l'oggetto di questa discussione.
Ciao,
questo mi fa tornare ad un discorso che ho affrontato piu' volte, ma non
in questo ng ...
Cosa si intende per particella "virtuale"? Varie volte mi sono sentito
rispondere che una particella e' "virtuale" se (E2 - p2) e' diverso dal
quadrato della sua massa.
Ora, questa definizione puo' andar bene per il fotone e l'elettrone, ma
tutte le altre particelle elementari decadono, e quindi non hanno massa
definita. Cosa vuol dire che due elettroni si scambiano una Z "virtuale"?
Esiste una Z "reale"?
Voi che ne dite?
Tornando al fotone mediatore, perche' dovrebbero essere due cose diverse
quello che arriva sul binocolo e quello responsabile dello scattering?
D'altra parte, quello che arriva dalla stella mostra le stesse interazioni
con gli elettroni che si usano per spiegare gli urti in QED. Quindi il
problema e' solo la "massa"?
Come ho gia' detto, a quelle distanze le incertezze sono enormi, quindi
anche un (E2 - p2) negativo non deve sorprendere ... Certo, se dalla terra
misurassimo un fascio di luce solare in cui la maggior parte dei fotoni
avessero (E2 - p2) strettamente positivo ... beh, comincerei a
preoccuparmi ... e cercherei un grosso ombrello di ghisa :-))
Saluti a tutto il gruppo
Federico
Received on Fri Sep 09 2005 - 11:56:30 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:18 CET