Re: partire dalla fisica relativistica?

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sat, 03 Sep 2005 20:27:46 +0200

Lusak ha scritto:
> Non conosco nessun libro del genere, ma personalmente credo sia
> possibile introdurre la rel. senza la meccanica classica. In modo
> *assiomatico* direi, partendo da una ridefinizione adeguata delle
> grandezze rilevanti (spazio-tempo? q.di moto-energia?...) e dai
> postulati, e tenendo conto naturalmente degli esperimenti *moderni*.
Il problema e': che cosa vuol dire esattamente "senza la mecc.
classica"?
Vuoi dire ignorando qualsiasi conoscenza di m. classica?
Forse si potrebbe: per es. enunciando i principi della dinamica,
invece di F=ma si potrebbe dire F=dp/dt, dando l'espressione
relativistica di p.
Al posto del terzo principio, si metterebbe la conservazione della q.
di moto.

Poi pero' la vedo nera...
Come la mettiamo col moto in campo gravitazionale?
E con la dimanica del corpo rigido?
Forse a quel punto converrebbe introdurre la m. newtoniana come limite
a basse velocita', e vivere tranquilli :)

> Certo, non tenendo conto della dimensione storica non so fino a che
> punto tutto ci� possa essere didatticamente utile. Su questo ho molti
> dubbi anch' io.
Non c'e' solo questa ragione per avere dei dubbi didattici.
Gia' e' maledettamente difficile far acquisire un sano punto di vista
newtoniano, che pure ha della basi sperimentali piuttosto ricche.
Partire in modo relativistico richiede uno sofrzo di astrazione assai
maggiore, perche' la connessione con fatti di esperienza comuna e'
inesistente.

E poi, tanto che ci siamo, perche' non partire addirittura dalla mecc.
quantistica, magari relativistica? :-))
        

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sat Sep 03 2005 - 20:27:46 CEST

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