Galak wrote:
> A cosa allora?
L'ho gia' scritto.
> S�, ma tu insisti a dire "dal punto di vista della scienza".
Per forza, stiamo parlando di epistemologia (= filosofia della scienza)
su it.scienza.fisica.
> Appunto. Maxwell. Fine dell'800.
Il 1873 non e' fine dell'800. Considerando soprattutto che il Treatise
e' la summa di un lavoro, non solo suo, svolto, e pubblicato, nel giro
di anni.
> Prima che lui con santa pazienza
> riorganizzasse tutta la conoscenza e ne facesse un sunto in un'unica
> teoria organica, sistematicizzata, in pratica erano conoscenze qua e
> l�, un po' a macchia di leopardo.
Non direi proprio. Elettrostatica e magnetostatica erano capite
abbastanza bene. Per esempio, quando la notizia dell'esperimento di
Oersted giunse in Francia (notare: 1820), ci vollero meno di due mesi ad
Ampere, Biot e Savart per formulare le leggi del magnetismo. Non e'
quello che di solito succede in una scienza che e' capita poco. Quello
che mancava, ancora per una generazione, era la parte elettrodinamica.
> Maxwell non era propriamente quello che si
> potrebbe definire uno "scienziato romantico".
Scusa, ma che c'entra?
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Fri Aug 19 2005 - 18:21:04 CEST