Re: fino a dove puo' arrivare lo studio della fisica
Giulio Severini ha scritto:
> ...
> Ancora oggi l'essere umano non riesce a comprendere cose che non
> abbiano una connotazione spaziale. Quando si parla di atomi li si
> raffigura come dei grappoli di uva :-D attorno ai quali ruotano
> palline (gli elettroni) in orbite abbastanza definite.
Tu forse, ma questo non e' il modo come vedono la cosa la gran parte
dei fisici...
> Anche spingendosi oltre, e parlando di orbitali molecolari, non si pu�
> far altro che immaginare una regione sferica dello spazio 'nella'
> quale c'� una buona probabilit� di trovare gli elettroni.
Come sopra.
Capisco che riesca difficile da accettare: mi e' gia' capitato di
discutere su questo.
Ma e' un fatto provato proprio dall'esistenza della fisica teorica,
che in realta' e' possibile, almeno ad alcuni rappresentanti della
specie umana, andare al di la' dei limiti di cui parli.
E nota che alcuni (pochissimi) sono capcaci di _inventare_ oltre quei
limiti, ma poi molti di piu' riescono almeno a capire cio' che i primi
hanno creato.
> La Relativit� in s� viene presentata come una teoria 'geometrica',
> definizione che ho letto qui nel ng. E la gravit� stessa viene
> presentata come una deformazione del tessuto spazio-temporale. E
> potrei continuare parlando delle stringhe, che vengono presentate
> veramente come filamenti arrotolati su se stessi. O della luce, a
> volte definita onda (con relativa raffigurazione geometrica) o
> particella, con relativa pallina sorridente.
Lasciamo stare le palline sorridenti :) ma devi stare attento, che
quando un fisico parla di "geometrizzazione" e di stringhe come
oggetti geometrici, in realta' sta andando molto molto al di la' dei
tuoi supposti limiti.
Qui "geometria" vuol dire qualcosa di molto piu' generale ed astratto
di quella che s'insegna nelle scuole...
"Geometrizzazione" vuol dire insostanza che si elimina la necessita'
un'entita' addizionale, un "campo" come quello elettrico; non vuole
certo dire che ci si rifa' al buon vecchio Euclide (con la massima
ammirazione per un genio come lui, visto quello che ha saputo
costruire 25 secoli fa: si puo' proprio applicare a lui il verso di
Orazio "exegi monumentum aere perennius", visto che e' ancora in
piedi.)
> Per definizione, noi non possiamo spingerci oltre i limiti che
> abbiamo.
Classico errore filosofico di "ipostatizzazione".
Prima, con un ragionamento tutto a priori, si stabilisce qualcosa che
si chiama "limite".
Poi gli si attriuisce una realta'.
Infine, si asserisce che "per definizione" tale limite e'
invalicabile.
Ricordi Achille e la tartaruga?
Se Achille avesse potuto rispondere a Zenone, gli avrebbe detto:
"Secondo te io non posso superare la tartaruga? ecco qua".
Galileo invece diceva: "se i ragionamenti non corrispondono ai fatti,
sono i primi che vanno corretti."
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Aug 19 2005 - 20:49:26 CEST
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