Antonio ha scritto:
> Studiando una lezione di Feynman sul moto dei pianeti intorno al Sole
> leggo che il fisico americano rimase colpito dal fatto che Newton, nei
> Principia, avesse presentato la propria dimostrazione delle leggi di
> Kepler usando solo la geometria piana.
> Feynman afferma di aver potuto seguire la dimostrazione dei Principia
> solo fino ad un certo punto perch� Newton faceva uso di alcune
> propriet� delle sezioni coniche che Feynman non conosceva.
Non ho letto quella lezione, maquello che dici e' plausibile: v. dopo.
> La domanda che mi pongo � essenzialmente una ma la esprimo in tre
> forme:
> 1) Di quali propriet� si parla?
Cosi' a memoria non te lo so dire: dovrei riguardarmi i "Principia".
> 2) Al di l� delle "mode" matematiche la non conoscenza di
> queste propriet� � un qualcosa di generalizzato o si tratta di
> un problema del solo Feynman?
Qui ti risponderei: meta' e meta'.
Voglio dire che lo studio della geometria, e ancor piu' delle coniche,
subisce un declino inesorabile, che prob. nella scuola USA era piu'
avanzato che in Europa (sono piu' avanzati in tutto, no?)
Percio' non mi meraviglia che un Feynman, che aveva se non erro 13 anni
piu' di me, gia' ai suoi tempi ne conoscesse poca.
Io non ho avuto difficolta' a leggere Newton, ma certamente un fisico
di oggi si troverebbe parecchio peggio.
> 3) I Principia di Newton sono comprensibili (agli addetti ai lavori),
> integralmente o presentano punti oscuri?
Sono comprensibili, a patto appunto di conoscere bene la matematica
che a quel tempo era parte della cultura avanzata.
C'e' poi la difficolta' del linguaggio, parecchio diverso da quello
odierno, ma che non e' un ostacolo insormontabile a patto di
mettercisi d'impegno.
------------------------------
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
------------------------------
Received on Mon Aug 08 2005 - 20:37:15 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:18 CET