Rob ha scritto:
> Ho tre domande che mi ronzano per la testa:
Parecchio eterogenee, direi :)
> 1) In termodinamica la temperatura di un gas e' ricondotta alla
> velocit� delle molecole del gas.
Diciamo meglio in meccanica statistica, ma fa lo stesso.
> Piu' si muovono velocemente le molecole del gas e piu' sara' alta la
> temperatura di esso misurata da un termometro. Se facciamo il vuoto,
> che temperatura misurera' il termometro? Mi verrebbe da dire qualche
> grado Kelvin... ma possibile che sia giusto?
Quello che non hai precisato e' _dove_ fai il vuoto.
In una cavita' con pareti solide? Oppure?
Ti farei comunque osservare che il vuoto ... vuoto non esiste.
Se hai la cavita' che dicevo sopra, e tieni le pareti a una certa
temperatura, un po' di atomi dalle pareti evaporeeranno certamente
nello spazio interno, che quindi conterra' un vapore, anche se
estremamente rarefatto.
Inoltre sara' sempre presente una radiazione e.m.
Per entrambe le ragioni, un termometro immerso nella cavita' "vuota"
segnera' la stessa temperatura delle pareti.
> 2) I pendoli di Newton. Si sa che facendone partire uno da una parte
> ne parte poi uno dall'altra perche' energia e impulso si conservano.
> Facendone partire due da una parte, ne partono due dall'altra, ma
> perche'?
> Non potrebbe partirne uno solo a velocita' doppia?
No: l'hai appena detto!
Prova a scrivere le due piccole equazioni che esprimono la
conservazione, e vedrai.
> Facendone partire uno di massa doppia invece che succederebbe? Ne
> partirebbero due dall'altra parte o uno a velocita' doppia?
Dovresti anzittutto chiederti se il pendolo di massa doppia si
fermera'...
> Facendone partire uno di massa dimezzata (rispetto agli altri pendoli)
> che farebbe? rimbalzerebbe indietro?
Si'. Ma perche' non fai i calcoli? Ti costa troppa fatica?
> 3) Big Bang. Si sente spesso dire che pochi istanti dopo il big bang
> l'universo era una palletta piccolissima in rapida espansione. E fin
> qui ok.
A parte un certo rischio di fraintendimenti su quella "palletta"...
> Il problema e' questo: gia' se comprimiamo un corpo della massa del
> sole alla grandezza di una palla da tennis avremo una singolarita'....In realta' anche molto prima.
> L'universo e' ben piu' massivo del sole e secondo la teoria del big
> bang e' stato compresso ben di piu' che delle dimensioni di una
> pallina da tenniss... doveva esserci una singolarita' quindi anche
> durante il big bang almeno fino a quando l'universo non ranggiunse un
> "raggio" maggiore del suo raggio di Swartzchild (chissa' se e' scritto
> bene).
No (non e' scritto bene). Si scrive Schwarzschild.
Ecco all'opera il fraintendimento che dicevo...
Stai confrontando due situazioni totalmente diverse.
Nel caso del Sole, hai una massa con uno spazio vuoto attorno.
Nel caso dell'Universo, esso e' *tutto* lo spazio: attorno non c'e'
niente, perche' non c'e' nessun "attorno".
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Wed Aug 03 2005 - 20:30:42 CEST
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