Re: onde riflesse e impedenza del carico

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Mon, 01 Aug 2005 20:56:44 +0200

Franco ha scritto:
> Ho fatto l'istruttore di teoria per 20 anni in una sezione
> radioamatoriale, e di interpretazioni "buffe" ne ho viste tante (per
> non parlare poi all'universita`).
Posso immaginare.
Io ho solo l'esperienza di qualche libro e rivista per radioamatori e
hobbysti.
Bada bene, che non intendo disprezzarle in assoluto: ci ho imparato
parecchie cose.
E tra l'altro ci ho anche imparato che si riesce a realizzare cose
che funzionano anche avendo delle basi teoriche parecchio fantasiose...
E la cosa ma ha dato da pensare.

> D'altra parte anche tacere troppo non mi piace.
Hai ragione; infatti il problema non e' assoluto. E' di capire che
cosa si puo' dire, che cosa capisce l'interlocutore...
Insomma, il solito problema della divulgazione.
Nel caso della tua attivita' d'istruttore pero' avevi un grosso
vantaggio: che alla fine c'era la verifica pratica.

> Riguardava la velocita` degli elettroni nei conduttori: questo e` il
> link
> http://groups-beta.google.com/group/it.scienza.fisica/msg/cc4a64e54bfbe834?hl=en&
Grazie. Ho trovato e riletto.
E ora posso risponderti.
Tu avevi scritto:
> Ad esempio invece non ero d'accordo con te quando un po' di tempo fa
> avevi spiegato le linee in un post, senza mai citare l'effetto di
> campo magnetico e avevi ricavato l'impedenza dalla corrente che
> serviva a caricare la capacita` distribuita.
Il fatto e' che in quel caso il mio intento non era di "spiegare le
linee".
Se ricordi, avevo dato come _fatto acquisito_ che il segnale si
propaga con velocita' c, e ne avevo solo ricavato come andava nel
tempo e nello spazio la densita' di carica.

Tu obietti: ma se c'e' una corrente c'e' un campo magnetico, e se la
corrente e' variabile lo e' anche il campo, con conseguente f.e.m.
indotta...

Vero, e infatti possiamo anche continuare il ragionamento.
La linea ha un'induttanza di 1 microH/m.
Nel tratto dove la corrente varia si ha di/dt = 10^7 A/s, e poiche' il
tratto in questione e' lungo 3 metri e ha quindi L = 3 microH, la
f.e.m. indotta vale 30 volt.
Dunque il salto di tensione che si misura tra due punti a monte e a
valle del transitorio e' giusto quello che avevamo assunto.

Nessuna magia, ovviamente: in realta' basta riprendere il ragionamento
da un'altra parte, ossia partendo dalla capacita' e dall'induttanza,
per mostrare che l'impulso viaggia alla velocita' c e che l'impedenza
caratteristica e' 300 ohm.

Ma ripeto: non era questo il mio scopo.
          

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Mon Aug 01 2005 - 20:56:44 CEST

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