Re: onde riflesse e impedenza del carico

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Tue, 26 Jul 2005 21:09:29 +0200

Franco ha scritto:
> Il perche', come mi sembra che dica anche tu dopo, non e` spiegabile
> in termini elementari. Questo pero` non dovrebbe pero` precludere dal
> poter dare una spiegazione in termini corretti, che si ferma nel
> livello di approfondimento al livello deciso da chi spiega (e che
> potrebbe andare oltre).
Il problema secondo me sta a monte: io temo che l'OP nonsappia neppure
bene che che cos'e' un'onda...

> Quello pero` che sa in piu` di prima e` che ci sono due onde
> elettromagnetiche che viaggiano in due direzioni, che la linea puo`
> portare solo un ben definito rapporto di tensione e corrente. Mi
> sembra meno animistico delle idee iniziali, e non mi sembrano
> scorrette.
Certo che sono corrette, non era questo che discutevo...
E' che per la stessa ragione che ho detto sopra, temo che l'OP non
abbia affatto l'idea di che cosa signifcano "due onde e.m. che
viaggiano in due direzioni".
Insomma, bisognerebbe partire da molto piu' lontano...

>> Quanto meno, bisognerebbe dire che questo e' possibile perche' nelle
>> due onde, a parita' di tensione, le correnti hanno versi opposti...
> Secondo me invece non va detto in quanto confonde le idee. Per certi
> disadattamenti potrebbe essere utile dire che a parita` di corrente
> incidente e riflessa le tensioni hanno segno opposto, ma anche qui e`
> una complicazione inutile.
Beh non pensavo certo di dover spiegare a te in dettaglio che cosa
intendo...
E' ovvio che se invece la tensione e' opposta, allora la corrente
e' concorde (linearita').
Se la linea e' aperta le cose vanno in un modo, se e' chiusa in corto
vanno nell'altro, e ci sono tutti i possibili casi intermedi.
Tu ed io lo sappiamo, ma l'OP sa giocare con la linearita'?
Io dico di no.

> Il concetto base, senza scrivere equazioni, e` che la sovrapposizione
> di un'onda incidente e una riflessa permette di mettere d'accordo alla
> fine della linea le esigenze di impedenza della linea con quella del
> carico.
Appunto: sovrapposizione, ossia linearita'.

> E quindi bisogna tacere (come dice la mia firma su di un altro PC)?
> Credo di no, fintanto che non si dicono cose sbagliate. E` un errore
> non spiegare tutto e fermarsi prima o poi? Questo dipende dai punti di
> vista.
Riconosco che questo e' un problema.
Ma occorre stare attenti a come certi discorsi vengono letti da chi si
trova a un altro livello.

> Ad esempio invece non ero d'accordo con te quando un po' di tempo fa
> avevi spiegato le linee in un post, senza mai citare l'effetto di
> campo magnetico e avevi ricavato l'impedenza dalla corrente che
> serviva a caricare la capacita` distribuita.
Mah... Detto cosi' non sarei certo d'accordo!
Pero' non ricordo la questione. Puoi darmi un'indicazione temporale?

> ...
> Quella invece molto piu` complicata e` di non far capire cose
> sbagliate :-)
L'hai detto...

cesare fontana ha scritto:
> dal mio punto di vista e' intuitivo dire che se entra un segnale in un
> mezo infinitamente lungo e omogeneo non possono esserci riflesse... e
> detto questo visto che le condizioni al contorno sono le stesse allora
> anche in un caso con carico adattato...
Dal tuo punto di vista, senz'altro.
Ma ti rimando a quanto ho risposto sopra a Franco.
                                 

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Tue Jul 26 2005 - 21:09:29 CEST

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