Re: tv, italia1, teletrasporto
[dan:]
>La stasi (e tanto meno il congelamento) servono a nulla; e' proprio una
>questione di fisica; cerchero' di fare un esempio per chiarire; allora
>consideriamo una persona che venga "teletrasportata" da un punto A ad un
>punto B; la massima velocita' a cui puo avvenire il teletrasporto e' quella
>della luce nel vuoto. Per cui, supponendo anche che il "raggio" del
>teletrasporto avvolga tutto il corpo, il trasoprto avverra' a strati (e'
>come sbucciare una cipolla e poi ricomporla): si smaterializzera' prima lo
>strato esterno e via via quelli piu' interni, fino alla completa
>smaterializzazione; e nello stesso ordine avverra' la materializzazione.
Non e` detto che debba funzionare in quel modo, ma non
importa.
> Ma
>durante questa fase le parti materializzate risentiranno delle forze (ad
>esempio gravitazionali) che agiscono su di loro che modificheranno, anche se
>per un tempo infinitesimo la loro posizione: se si materializza per prima lo
>strato epidermico, questo tendera' ad "afflosciarsi"; magari solo di qualche
>micron, ma intanto e' cambiata la configurazione iniziale e questo puo'
>portare a risultati disastrosi.
Questo e` solo ovvio, e proprio perche' e` ovvio dev'esserci
una tecnica (di fantascientificita` minore o uguale al
teletrasporto stesso) di riduzione del danno. Gia` un
congelamento darebbe buoni risultati, probabilmente, dando il
tempo di compensare i danni durante la ricostruzione.
>Allora la "mente", intesa come insieme di ricordi, esperienze, e pensiero e'
>quello che definisce univocamente la propria persona; e' quello che permette
>di definire la coscienza dell'essere vivo e di essere proprio quella persona
>e non un'altra (direi che si puo' riassumere con il famoso "cogito ergo
>sum"); ma questa mente e' il frutto di milioni (se non miliardi) di
>interazioni tra neuroni; interazioni di natura elettro-chimica; siccome,
>come gia' detto il teletrasporto avviene a velocita' finita, questo
>influenzera' le suddette interazioni (sia nello spazio che nel tempo);
>quindi quello che arriva al punto B non e' quello che e' partito al punto A
>(e' sufficiente la modifica di una di queste interazioni); la parte psichica
>risulterebbe modificata: in altre parole la persona all'arrivo non sarebbe
>la stessa della partenza.
Non ci siamo. Quella che ti ho chiesto non e`
una valutazione dei prevedibili difetti di un sistema di
teletrasporto, ma la spiegazione del perche' (tanto per
andare sul sodo) questi stessi, identici difetti dovrebbero
*inevitabilmente* massacrare un neurone e lasciare intatto,
che so, un globulo bianco. Non mi pare tu l'abbia spiegato.
Mi pare ragionevole pensare che, se si e` capaci di
teletrasportare le molecole in modo abbastanza affidabile da
rispettare la loro struttura chimica, la disposizione
reciproca o, per la parte piu' liquida, almeno una
distribuzione spaziale approssimativa, allora si ricrei a
destinazione tutta la configurazione elettro-chimica dei
neuroni e delle sinapsi, e quindi, per quanto ne sappiamo, la
mente; se non ne si e` capace, temo non arrivi integra a
destinazione nemmeno una sola cellula vivente. Capirei il tuo
discorso se i neuroni avessero una "delicatezza" intrinseca
molto maggiore di una qualunque altra cellula, ma proprio non
mi risulta, e dubito sia lecito darlo per ovvio.
Ciao
Paolo Russo
Received on Sat Jul 09 2005 - 23:17:47 CEST
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