Alex ha scritto:
> Una sola cosa ancora. Quando si parla di energia dei fotoni, rimango
> sempre un po' perplesso. Nel senso che, fatto salvo il concetto che mi
> spiegasti tempo fa circa l'indeterminatezza dell'energia (o freq.) del
> fotone, quando si parla di potenza di un flusso di fotoni,
> bisognerebbe specificare anche la lunghezza d'onda degli stessi.
> Cio�: 1000 fot/sec di lunghezza d'onda corta (violetto o raggi X) sono
> cosa diversa - in termini di potenza - da 1000 fot/sec con freq. bassa
> (infrarosso, o onde radio).
>
> Cos� mi chiedo:
>
> 1) quando sentiamo parlare di una certa intensit� di luce (o pi� in
> generale di radiazione), come dobbiamo pensarla in riferimento alla
> possibile distribuzione spettrale della luce in questione?
La grandezza "intensita'", come pure le altre associate: "radianza",
"irradianza", "flusso" sono grandezze energetiche, quindi danno
informazione sull'energia, senza nessun riferimento alla composizione
spettrale della radiazione.
Esistono poi cose come la "intensita' specifica" che e' una funzione
della l. d'onda (o della frequenza) e fornisce appunto la
distribuzione spettrale.
> 2) spesso, mi pare, si faccia un po' di confusione. Si dice che quel
> rivelatore � stato stimolato maggiormente. Viene da pensare che abbia
> rivelato pi� fotoni. Ma poi, in maniera quasi interscambiabile, si
> parla della maggior energia che ha colpito quel rivelatore pi�
> stimolato. Alla luce di quanto sopra, potrebbe benissimo non essere
> cos�. Sbaglio?
No, non sbagli. Pero' i casi sono due: o il discorso e' un po'
grossolano e non e' necessaria la precisione che chiedi, oppure il
significato e' chiaro dal contesto.
Resta vero che in certi casi bisogna fare attenzione.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Mon Jul 11 2005 - 20:45:16 CEST
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