"giovanni "Papero" lagnese" ha scritto nel messaggio
news:daj4c3$e2o$1_at_news.ngi.it...
>
> Ma allora in che senso si puo` dire che la velocita` della luce e`
> *finita*?
> E` come se dicessimo che (0,1), considerato come spazio topologico, non e`
> chiuso...
> G
>
Ciao, non conosco gli spazi topologici, quindi non sono in grado di
rispondere a questa tua affermazione. Vorrei, pero' dirti, a parole mie,
cio' che ti ha gia' detto benissimo PoP.
Prima di tutto, tieni presente che in relativita' le velocita' non si
sommano:
se B si muove a velocita' u rispetto ad A, e C a velocita' v rispetto B,
allora C si muove rispetto ad A a velocita'
(u+v)/(1+uv/c^2)
e non u+v.
Allora, se a1 si muove rispetto ad a0 con velocita' v10, e a2 si muove
rispetto ad a1 con velocita' v21, ottieni che a2 si muove rispetto ad a0 con
velocita'
V2=(v10+v21)/(1+v10*v21/c^2)
Ora, se a3 si muove rispetto ad a2 con velocita' v32, ottieni che a3 si
muove rispetto ad a0 con velocita'
V3 =(V2+v32)/(1+V2*v32/c^2)
ecc.
In generale, an si muove rispetto ad a0 con velocita' Vn data dalla seguente
successione definita per ricorrenza:
Vn=(V[n-1]+v[n,n-1])/(1+V[n-1]*v[n,n-1]/c^2)
Ora, il limite di questa successione definita per ricorrenza e' finito e
vale c, qualunque siano i valori finiti delle velocita' v[n,n-1].
La questione, quindi, si riconduce ad una successione convergente.
> Qual e` il sottomultimplo, della lunghezza percorsa dalla luce in un
> secondo, che meglio approssima il metro? Ha un nome?
> G
>
Su questo, ti ha risposto Franco.
Ciao.
--
Gino, al secolo "Gigino Core Pazzo"
corepazzo_at_gmail.com
Received on Fri Jul 08 2005 - 14:28:54 CEST