Re: Principio di Heisenberg
Aleph h scritto:
> IMHO trovo, nello specifico, l'argomentazione di H. abbastanza
> fuorviante, soprattutto per i principianti, perch� pu� dare di primo
> acchito l'idea che il limite alla localizzazione dell'elettrone
> causato dalla *botta* del fotone sia una condizione prettamente umana
> e che nella realt� l'elettrone sappia in ogni istante dove si trova.
Che possa essere presentato in modo da produrre i difetti che dici, puo'
essere; ma non e' indipensabile.
La mia non voleva certo essere una spiegazione con nessuna pretesa di
completezza, ma solo un richiamo storico.
In particolare occorreva aggiungere che il comportamento ondulatorio
della radiazione diffusa dall'elettrone e' essenziale, perche la
risulozione del mocroscopio dipnde dalla sua apertura, che deve essere
tutta _accessibile_ al fotone: si ritorna in una differente versione al
problema delle due fenditure.
Percio' l'impulso del fotone diffuso e' indeterminato, e di conseguenza
lo e' anche quello dell'elettrone.
In un certo senso e' un giro vizioso: la rel d'indet. vale per
l'elettrone perche' vale peril fotone...
Ma infatti avevo sottolineato che quella *non e'* una dimostrazione,
ma solo la spiegazine del perche' una supposta misura che dovrebbe
scavalcare la rel. d'indet. invece non ci riesce.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sun Jul 03 2005 - 20:20:18 CEST
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