Re: forza dipendente da a

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Wed, 29 Jun 2005 10:56:38 GMT

                    Il 29 Giu 2005, 12:29, Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com> ha scritto:

Salve ad entrambi, e' un piacere sentirvi discutere,
evento reso vieppiu' prezioso dal carattere di rarita'
che il fenomeno ha assunto da un anno in qua.
Ho qualche osservazione che mi voglio concedere
e circa la quale sono interessatissimo alle vostre
considerazioni.

> La forma dela forza e' semplicissima e l'equazione del moto
> si risolve rispetto all'accelerazione in modo banale.
> Fissa x_0 sulla retta in modo arbitrario e considera il problema
> del moto con dati iniziali a x(t=0)=x_0, v(t=0)=0 nell'intervallo
> [0, +oo)... Quante soluzioni ha? DUE!

Questo e' vero solo per un valore esattissimo ed uguale
a zero della velocita'. Come mettere una biglia sulla cima di una collina.
Invece per ogni condizione iniziale eccetto quella che citi la soluzione e'
unica. D'altra parte costruire una funzione che sia al tempo stesso
differenziabile e non lipschitziana e' un gioco che riesce in pochi punti.


> La questione e' chiara: quando si invertono polinomi, vegono fuori delle
> radici e queste distruggono facilmente la condizione di Lipshitz quando
> si cerca di scrivere in forma normale l'equazione del moto.
>
> Dal punto di vista generale il fatto di ammettere, in riferimenti
inerziali,
> forze che dipendano anche dall'accelerazione del corpo e' anche una
questione
> di principio.
> Il fenomeno che accade in tali contesti e' che possa venire meno
> il "principio del determinismo" della meccanica che dice che lo
> stato cinematico del sistema ad un istante assegnato in un riferimento
> inerziale determina il moto del sistema (ovviamente supposte note le
> leggi di forza che agiscono sul sistema).
> Dipende da quanto una persona ritiene tale principio fondamentale nella
> formulazione della meccanica.

Ma il problema e' che quando si parla di punti le questioni delicate,
nelle applicazioni al mondo fisico, come sul piano logico, vengono
molto prima: come si e' dannato ad argomentare Leibniz, e come
ancora oggi sanno quelli che si occupano di teoria geometrica della
misura.

> Ciao, Valter
>
          

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Received on Wed Jun 29 2005 - 12:56:38 CEST

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