Re: Principio di Heisenberg

From: Aleph <nospam_at_no_spam.com>
Date: Fri, 01 Jul 2005 15:07:31 +0200

Elio Fabri ha scritto:

...
> Forse il nocciolo del problema e' il significato da dare al verbo
> "esistere" nell'ambito della fisica.
...

In effetti con Valter Moretti stavo discutendo proprio di questo.
 
[cut]

...
> Ma l'interazione avviene per "quanti" (fotoni) la cui quantita' di
> moto e' inversamente prop. alla lunghezza d'onda (questo non l'aveva
> scoperto Heisenberg, bensi' Einstein, alcuni anni prima).
> Se si vuole fare una misura precisa di posizione occorre lavorare con
> lunghezza d'onda piccola, quindi con q. di moto grande del fotone.
> E allora la "botta" che l'elettrone ricevera' (in direzione
> imprevedibile) sara' grande, ecc.
> E' questo il famoso "microscopio di Heisenberg".
...

Se non erro le idee connesse al "microscopio di Heisenberg" sono state
criticate ferocemente da varie parti, tra gli altri anche da Bohr (c'� un
articolo di "Le Scienze" di qualche anno fa che tratta la questione o
forse se ne parla nella biografia di H. edita dalla stessa casa editrice).
IMHO trovo, nello specifico, l'argomentazione di H. abbastanza fuorviante,
soprattutto per i principianti, perch� pu� dare di primo acchito l'idea
che il limite alla localizzazione dell'elettrone causato dalla *botta* del
fotone sia una condizione prettamente umana e che nella realt� l'elettrone
sappia in ogni istante dove si trova.
Detto in altri termini mi pare che *il microscopio di Heisenberg* non
riesca a rendere conto adeguatamente della novit� del quadro concettuale
della MQ e del superamento di concetti classici come quello di
traiettoria.

Saluti,
Aleph


    


 


-- 
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Fri Jul 01 2005 - 15:07:31 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Feb 05 2025 - 04:23:24 CET