[it.scienza.fisica 24 Jun 2005] Hypermars ha scritto:
>> c) la contraddizione tra gli indiscutibili fatti sperimentali da te
>> citati e le mie affermazioni teoriche non sussiste: le configurazioni
>> magnetostatiche esaminate sono completamente diverse.
> Vediamo se riusciamo a metter qualche puntello. Prima cosa, possiamo
> assumere che la trattazione fatta per la sfera, sia valida anche per altre
> forme? o la sfera e' una geometria particolare, l'unica facile per i
> calcoli, ma fuorviante se si applica ad un caso piu' generale?
> Io penso che la risposta, tra quelle listate sopra, sia in un certo senso la
> c). Dimmi se vedi qualcosa di sbagliato nel ragionamento che segue:
> Invece della sfera, prendo un cilindro molto lungo.
> <cut>
Ora ci capiamo, anche per me la risposta e' c), il che non esclude che
entrambi possiamo essere un po' fusi... :((
Giustamente tu poni una questione di forma: non e' detto a priori che la
diseguaglianza provata per la sfera sia valida in generale.
IMO pero' il punto cruciale e' un altro.
Il tema della schermatura magnetica e' difficile ed infido: che significa
"porre un corpo (sfera, cilindro, cilindro cavo ecc.) in un campo esterno
uniforme B_o"?
Apparentemente si tratta di una frase innocente, che io ho interpretato
alla stregua del Jackson 5.10-5.11-5.12. Il campo B risultante e' dato
ovunque (all'interno del corpo e nello spazio esterno ad esso) dalla
somma vettoriale del B_o esterno e del B_m dovuto alla magnetizzazione M
indotta nel corpo (uniforme o no che sia).
Per un corpo sferico il campo esterno prodotto dalla magnetizzazione
e' rigorosamente dipolare, per altre forme diviene asintoticamente
dipolare (e tende a zero) al crescere della distanza dal corpo; comunque
il campo risultante B approssima asintoticamente il campo uniforme B_o
a distanze sufficientemente grandi dal corpo.
Questa situazione si presenta, ad esempio, sottoponendo un cilindro
di ferro al campo B_o terrestre.
Se invece il campo B_o e' prodotto da un solenoide avvolto sul cilindro
stesso (come avviene nella determinazione sperimentale del ciclo di
isteresi), la configurazione magnetostatica e' radicalmente diversa,
come l'andamento del campo B esterno evidenzia in modo inequivocabile.
La differenza concettuale non sta nell'intensita' dei campi usati, ma
nella diversa topologia delle linee di flusso (per dirla alla maniera di
B.Cocciaro).
Insomma, parlavamo davvero di configurazioni diverse e siamo stati tutti
poco precisi. In quanto alla mia congettura, dopo avere precisato come
va inteso il campo esterno B_o, continua a sembrarmi plausibile.
Ciao.
--
Elio Proietti
Valgioie (TO)
Received on Sat Jun 25 2005 - 16:06:12 CEST