Re: convegno sulla Fusione Fredda

From: Massimo Boninsegni <cimmy_at_shaw.ca>
Date: 13 Jun 2005 19:32:20 -0700

Tetis wrote:
          Sono frequenti i
> > > casi di effetti complessi ottenuti per caso e non piu' riprodotti per
> > > mancanza di teorie adeguate.
> >
> > Ad esempio ?
>
> Per esempio l'effetto fotoelettrico. Prima che Hertz compisse
> gli esperimenti quantitativi che portarono poi ad evidenziarlo
> non avrebbe dovuto essere difficile notare che una illuminazione
> di catodi con differenza di potenziale poteva produrre una scintilla.
> Se pero' questo fatto era stato forse annotato su qualche quaderno,
> nessuno aveva mai concentrato ricerche quantitative come fu capace
> di portarle avanti Hertz.

Non ci capiamo. Questo e' di nuovo un esempio fuori luogo. Il problema
della fusione fredda e' che un paio di ricercatori sostengono di avere
ottenuto, in particolari condizioni, risultati sperimentali che _nelle
stesse condizioni_ nessuno e' riuscito finora ad ottenere. La teoria,
credimi, c'entra poco o nulla.

Il paragone con Hertz non sta in piedi. Sarebbe appropriato se
l'esperimento che dimostro' l'effetto fotoelettrico (o quel che vuoi
tu) avesse fornito il risultato oggi accettato solamente ad un
ricercatore, mentre a tutti gli altri usciva fuori qualcos'altro. La
controversia si sarebbe potuta risolvere solo se e quando il
ricercatore a cui veniva il risultato positivo fosse riuscito a
convincere gli altri della bonta' del proprio esperimento, permettendo
anche agli altri di ottenere lo stesso risultato.
Questo, per inciso, e' cio' che Pons e Fleischmann avrebbero dovuto
fare per salvare la loro scoperta, ma non ne sono stati capaci, cosi'
come nessun altro. Ecco perche' la fusione fredda, almeno per il
momento, e' in soffitta.

Tu stai invece facendo confusione parlando di risultati sperimentali
che, seppure con maggiori o minori diffcolta', alla fine tutti, chi
prima, chi dopo, chi meglio, chi peggio, sono stati capaci di
riprodurre, nei limiti di cio' che viene comunemente accettato come
errore di misura.
Tutti gli esempi che citi si riferiscono a differenze tra campione e
campione, fisicamente insignificanti perche' non inficiano il fatto
fondamentale, ovvero che alcuni fenomeni (come il ferromagnetismo,
l'invecchiamento dei vetri o la superconduttivita' o vattelapesca)
_esistono_, sono osservabili in modo controlalto, definiscono classi di
universalita', e si possono dimostrare spermentalmente agli studenti
del primo anno.

Nel caso della fusione fredda, qualora tu volessi dimostrarla agli
studenti dovresti prepararti a fare una figuraccia nella maggior parte
dei casi (ogni tanto ti andra' bene, nel senso che verra' fuori
qualcosa che riuscirai a far credere sia fusione fredda... :-)
Ma vedo che mi ripeto, per cui lascio perdere; mi sto stufando io a
scrivere, figuriamoci tu a leggere.
Evidentemente non riesco a farmi capire. Pazienza.
Evito di commentare il resto del tuo messaggio perche' e' sulla stessa
falsariga di quanto affermi sopra (quindi secondo me fuori luogo,
relativamente alla materia del contendere), e tornerei nuovamente a
dire le stesse cose.


Saluti,

Massimo
--
Massimo Boninsegni
Professor of Physics
University of Alberta
www.ualberta.ca/~massimob
Received on Tue Jun 14 2005 - 04:32:20 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Sun Nov 24 2024 - 05:10:25 CET