Mario Leigheb wrote:
> Massimo Boninsegni wrote:
> > Non ci capiamo. Questo e' di nuovo un esempio fuori luogo. Il problema
> > della fusione fredda e' che un paio di ricercatori sostengono ...
>
> Scusa, ma tu stai confondendo.
> Una cosa e' la fusione fredda alla Fleischmann e Pons, altra e' quella
> di Jones, altra e' quella di Scaramuzzi, altra e' quella di Preparata e
> soci, altra e' quella dei Giapponesi, ecc. ecc.
Ne sono al corrente, parlavo di P&F solo per brevita', perche' li
considero tutti quanti alla stessa stregua.
> Ci sono un centinaio di gruppi che stanno effettuando esperimenti sulla
> cosiddetta fusione fredda, esistono convegni scientifici, atti,
> pubblicazioni su riviste con referee.
Bene, pero', vedi, oltre ad essere una comunita' molto piccola, opera
rigorosomente al di fuori della scienza "ufficiale", nel'ambito della
quale _nessuno_ dei gruppi e/o persone che citi e' preso sul serio (si
veda, ad esempio,
http://www.its.caltech.edu/~dg/fusion_art.html).
E questo non per cattiva volonta': tutti vorremmo che la fusione fredda
esistesse e potesse essere utilizzata.
Recentemente, ad esempio, un gruppo di scienziati dl dipartimento
dell'energia americano si e' rimboccato le maniche ed ha riesaminato
sistematicamente tutta l'evidenza sperimentale accumulatasi in questi
anni a favore della fusione fredda. Purtroppo la conclusione e' stata
la stessa di sempre
(
http://www.physicstoday.org/vol-58/iss-1/p31a.html)
Ecco perche' Physical Review non ha una sezione sulla fusione fredda;
nessun meeting dell'American Physical Society ha un simposio sulla
fusione fredda (ve ne fu uno nel 1989, per la verita', dopo il quale si
concluse che il fenomeno non era reale, almeno non nel senso
comunemente accettato), e cercare di ottenere alcun finanziamento negli
USA o in Canada per perseguire ricerche sulla fusione fredda e' una
perdita di tempo, il che spiega anche come mai coloro che vi lavorino
siano pochi e non nelle universita' piu' quotate (almeno in America).
> Percio': se e' vero che i risultati maggiori di F&P (= produzione netta
> di energia) non sono stati riprodotti, altri risultati (produzione di
> elio, calorimetria, interruzioni del reticolo cristallino, trasmutazione
> nucleare) sono stati riprodotti ovunque, come si legge in letteratura.
> Mario Leigheb
Non e' il mio campo, ma evidentemente nulla di quanto sopra e'
ritenuto sufficientemente importante o signficativo dalla comunita' per
intraprendere tale ricerca in grande scala. Mi ripeto: non e' detto che
debba essere cosi' per sempre. E' "sufficiente" (non so quanto
probabile, ahime') che qualcuno riesca a
riprodurre l'esperimento di P&F (o in ogni caso la parte piu'
significativa) in modo piu' convicente.
Saluti,
Massimo
--
Massimo Boninsegni
Department of Physics
University of Alberta
www.ualberta.ca/~massimob
Received on Tue Jun 14 2005 - 14:57:46 CEST