Ge wrote:
...
> per� io mi chiedo fino a dove ci si � spinti per spiegare la natura dell'
> energia.
> notato che le cose cadono sulla terra per la forza di gravit�, misurata la
> relazione tra massa distanza e intensit� di questa forza, cosa genera questa
> forza? Perch� le masse o due magneti o due oggetti carichi elettricamente (e
> perch� questi si caricano in due modi diversi, perch� due) devono attrarsi?
> dire che lo fanno per definizione non � gratificante.
La fisica ha cominciato a progredire quando ha cessato di voler spiegare
(in modo diretto) la "natura" delle cose. Quando ha sostituito i
"perche'" ultimi con i "come" prossimi. Questo non ha per nulla escluso
la possibilita' di trovare spiegazioni piu' fondamentali per i
fenomeni. Ma ha permesso di mettere a punto una metodologia
quantitativa-sperimentale su cui e' possibile costruire molto piu'
saldamente che su qualsiasi intuizione qualitativa basata su
illuminazioni o analogie.
...
...mi sembra che ci sia un
> ruolo dell' energia simile a quello della legge dei grandi numeri in
> statistica ("nulla si crea o si distrugge ma si trasforma" vs "al crescere
> delle prove, il verificarsi di un evento tende ad uguagliare la sua
> probabilit�").
Saro' un po' zuccone ma non capisco il nesso. E anche l' enunciazione
della legge dei grandi numeri e' un terreno scivoloso (en passant, ma
non voglio entrare nel merito, sara' piuttosto la frequenza del
verificarsi di un evento, piuttosto che il suo verificarsi, a poter
uguagliare una probabilita').
...
> L' energia etimologicamente viene definita come ci� che genera il movimento
> (fisicamente, almeno nella prima definizione classica, la capacit� di un
> corpo di compiere lavoro).
Alla lettere e' il contenuto di lavoro ( en == dentro , ergon lavoro).
Non c' e' necessariamente il concetto di movimento.
Received on Mon Jun 13 2005 - 16:25:55 CEST
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