Franco wrote:
...
> Pi� volte hai insistito sul fatto che l'autodidatta non � stato da me ben
> delineato:)
...
> Quando ho dato le indicazioni, ho detto molto chiaramente che lo autodidatta
> era una persona che NON poteva seguire i corsi universitari ...
> Ho visto la riluttanza di Elio che � stato lapidario.
> Tu hai detto che non hai tempo e cmq non eri e non sei affatto convinto
> della utilit� di una guida di questo genere.
E continuo a non esserlo. Francamente la tua idea mi sembra un uso
impropprio dello strumento NG. Un po' come comprare un' auto per poi
farla trainare da un cavallo.
Perche' l' autodidatta che frequenta un NG dovrebbe accontentarsi di un
programma di studio generale invece di sfruttare il NG per interagire
con persone che possono dargli una dritta e un aiuto "su misura" ?
Secondo me un autodidatta che abbia veramente capito le potenzialita' di
Internet, l' idea sui programmi se la puo' fare sui siti dei corsi di
laurea (o si scarica tutto il materiale di un corso). Ma il NG, se e'
sveglio, lo usa per *discutere*. E cosi' non sara' neanche piu' un
vero *auto*didatta. Secondo me la soluzione migliore e piu' efficace.
> Lo insegnamento � di assai rara utilit� tranne che in quei felici casi nei
> quali � praticamente superfluo. Parole di Feynman ai suo ragazzi al termine
> dei due anni.
> Se lo diceva lui, qualcosa di vero ci sar�.
Non prendo nulla per oro colato. Neanche se lo diceva Feynman. La frase,
nel contesto ha un suo senso. Ma non la sottoscrivo per nulla se la
intendi come un' apologia del "fai da te". Io ho sperimentato sia il
"fai da te" sia l' insegnamento (di varia qualita'). Ti assicuro che un
buon insegnante e' insostituibile. Anche a livello universitario.
> Pensa a uno studente di fisica del
> triennio. Parte dalla meccanica newtoniana e deve arrivare a capire la
> fisica moderna. Questo � tutto:)
> Poi se la caver� da s�.
Stai proponendo l' abolizione della laurea magistrale (ex-specialistica)
? del dottorato ?
...
> Ma sono cose che ho detto in pi� occasioni, e ho motivato il tutto dicendo
> che � fondamentale a mio parere se si vuole che la scienza diventi un sapere
> di serie A e non resti un sapere emarginato cos� come � ora.
> In definitiva mi sono ritrovato te che hai collaborato senza nessun
> entusiasmo ed Elio Fabri, che si lamenta dello stato attuale, ma nei fatti
> non ha dato alcun contributo.
Condivido la motivazione. Ma penso che gli strumenti siano altri. Io
credo ancora nelle possibilita' di una Scuola che renda accessibile a
tutti i saperi. E preferisco mettere le mie energie (non infinite) per
migliorare quello che c' e'.
> Ma � probabile che "gli addetti ai lavori" si aspettano solo un maggior
> numero di iscritti alle loro facolt� pi� che una societ� dove la scienza
> acquisti maggiore rilevanza:))
Stai creando una contrapposizione inesistente. Se aumentano gli iscritti
(e i laureati) in discipline scientifiche contribuisci a migliorare il
livello della cultura scientifica. Ma non basta, perche' va migliorata
anche la acculturazione scientifica di base (quella di chi non ha
nessuna voglia di studiare un corso universitario di Fisica, per
intenderci).
Insomma, tu ti senti deluso dalla scarsa risposta che hai avuto.
Capisco. Ma se non hai la risposta entusiasta che probabilmente avresti
voluto, invece di cominciare a pensare all' oscurantismo della Chiesa
Cattolica ai tempi della Riforma, potresti anche prendere atto che le
tue idee semplicemente non sono condivise universalmente. Nulla di piu'.
Ciao
Giorgio
Received on Fri Jun 03 2005 - 09:04:24 CEST
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